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Taranto, ripresi i lavori in casa Paisiello. Sarà presto un museo con bar

Finalmente riprendono i lavori di ristrutturazione alla casa che fu del compositore Giovanni Paisiello, in città vecchia. L’immobile, ridotto a un rudere, diventerà presto un museo. «Rimuovendo il pavimento del piano terra sono emersi alcuni reperti archeologici ed è stato necessario l’intervento della Soprintendenza. È stata anche trovata una cassetta Enel ed un cavo elettrico volante sulla facciata dove è stata piazzata l’impalcatura. Il cavo dopo ben nove mesi è stato finalmente interrato» racconta Cosimo Netti dirigente all’Urbanistica del Comune di Taranto.

Il palazzetto si trova in via Monteoliveto. La giunta Melucci decise di portarlo a nuova vita e renderlo una casa museo, per rendere finalmente merito al compositore tarantino noto in tutto il mondo. Da tempo abbandonato, lasciato nelle mani dei vandali prima e dell’incuria del tempo dopo, finalmente quel palazzotto potrà raccontare la sua storia. «I lavori, dopo la sospensione, riprenderanno la prossima settimana» annuncia Netti «e saranno portati a termine entro 180 giorni dalla data della riapertura del cantiere, sperando di non incontrare altri intoppi. La casa museo sarebbe dovuta essere fruibile esattamente un anno fa ma il Covid e gli ostacoli incontrati non hanno permesso di rispettare tale scadenza». «Il direttore dei lavori – continua Netti – in questi giorni ci consegnerà il cronopogramma degli interventi e poi la ditta, tarantina, procederà con i lavori. C’è da dire che ci siamo trovati davanti uno stabile assolutamente fatiscente pertanto abbiamo dovuto metterlo in sicurezza per poi iniziare i lavori». L’impegno di spesa per la ristrutturazione della residenza storica è di 800mila euro di cui mezzo milione a carico della Regione e 300mila del Comune di Taranto. Responsabile unico del progetto è l’architetto Osvaldo Di Giacomo che spiega, «lo stabile che risale al 16esimo-17esimo secolo, ha tre piani. Il piano terra nel progetto prevede la reception, il book shop, la caffetteria ed i servizi igienici. Al primo e secondo piano ci saranno i vari settori espositivi allestiti in modo cronologico e la sala d’ascolto. Al terzo piano una sala con pianoforte e venti posti a sedere ed un terrazzo, per un totale di 230 metri quadri. Il colore delle facciate, da concordare con la Soprintendenza, dovrebbe essere il panna».
Per la gestione della casa museo ci sarà un bando e a tal proposito Paolo Ruta, presidente dell’associazione Amici della musica e ideatore del Giovanni Paisiello Festival, assicura «parteciperemo al bando con l’auspicio che molti reperti della mia collezione possano costituire uno dei punti di forza di questo museo. Fra i pezzi più importanti in mio possesso, i ritratti serigrafati del compositore, che sono davvero tanti, le monete coniate in occasione dei vari anniversari a lui legati, la raccolta di francobolli con sue immagini, i libri che trattano l’argomento paisiellano. Ho davvero tanto materiale da esporre e da far apprezzare a quanti visiteranno la casa di Giovanni Paisiello diventata finalmente casa-museo».

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