Puglia, la burocrazia frena il resort celebrato da Meloni: ok dalla Zes ma la Regione chiede verifiche

A settembre scorso il progetto per un megaresort di lusso a Maruggio, in Puglia, veniva annunciato come simbolo del rilancio del Mezzogiorno grazie alla Zona economica speciale (Zes).

Un’opera da 200 milioni di euro voluta dall’imprenditore italo-svizzero Nicola Cortese, celebrata dalla premier Giorgia Meloni come esempio di efficienza. Oggi, però, come riporta l’edizione di Bari del quotidiano “la Repubblica”, l’entusiasmo si scontra con la realtà di cavilli burocratici e potenziali ritardi.

Il progetto, denominato “La Maviglia“, prevede un campo da golf con 18 buche, un hotel da 70 suite, ville di lusso, una masseria per eventi e un ristorante, con l’obiettivo di creare 500 posti di lavoro. Tuttavia, l’autorizzazione unica rilasciata dalla Zes è ora sotto esame: la Regione Puglia contesta la mancata verifica di impatti ambientali e paesaggistici preliminari, obbligatori secondo le normative.

Secondo gli uffici regionali, l’autorizzazione, condizionata a ulteriori verifiche, non è sufficiente per avviare i lavori. Inoltre, la Soprintendenza e associazioni ambientaliste come Legambiente sollevano dubbi sull’approvvigionamento idrico per il campo da golf e sulla gestione delle risorse naturali dell’area, caratterizzata da vincoli paesaggistici.

Nicola Cortese rischia quindi di dover affrontare un contenzioso tra Regione e Zes, con il possibile slittamento dei lavori oltre la scadenza fissata. In caso di stop al progetto, il governo potrebbe essere costretto a risarcire l’investitore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version