Sos Planet “L’Europa faccia di più contro le emissioni di CO2”

ROMA (ITALPRESS) – “Per i prossimi due anni, il mio impegno minimo sarà investire 100 milioni” per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Lo ha annunciato l’imprenditore Amedeo Clavarino, founder e presidente di SOS Planet, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. “SOS Planet è una fondazione che ho creato tre anni fa e che doveva sensibilizzare la gente a diventare ‘carbon neutral’, cioè compensare le proprie emissioni immediatamente. L’Unione Europea ha detto che bisognerebbe diventare ‘carbon neutral’ entro il 2050, ma sappiamo perfettamente che questo non basta: avremmo dovuto diventarlo 50 anni fa”, sottolinea.
“Attualmente il mio impegno per l’ambiente supera l’impegno come imprenditore: ho investito da tanti anni nel settore immobiliare, ho ristrutturato e sviluppato 300 mila metri quadri di aree dismesse industriali a Milano” e “spesso mi sono spesso trovato ad avere a che fare con aree inquinate, quindi anche di fronte a dei problemi morali”. Ora, “almeno il 50% della mia giornata è fatta per convincere altri imprenditori a investire il più possibile nel campo delle energie rinnovabili”. Clavarino si è impegnato in prima persona con la ristrutturazione del Maloja Palace, “un grande albergo in Engadina, a pochi chilometri dalla frontiera italiana. Abbiamo scelto la strada più dura, pesante e costosa, con l’ambizione di diventare ‘carbon neutral’, che vuol dire cercare di compensare le emissioni di Co2 con delle soluzioni pratiche”: ad esempio, “per non inquinare direttamente abbiamo un bruciatore a gasolio che scalda l’acqua: l’anno prossimo vorrei mettere una pompa di calore, comprando energia elettrica da fonti rinnovabili per diventare Co2 neutrale ma, nell’attesa, ho compensato comprando dei crediti di carbonio e cercando di avere un livello ‘carbon negativò da altre parti”. Inoltre “ho sponsorizzato un progetto in India per creare energia da fonti rinnovabili: l’atmosfera è una sola, è senza frontiere, e quindi il fatto di compensare con progetti in India va benissimo, anche se si inquina in Engadina”, sottolinea. “Ho cercato di dare l’esempio” e ho deciso di “sponsorizzare delle iniziative che magari potessero avere maggiore” visibilità, come “il nuovo sinodo dei vescovi a Roma, che dovrebbe rivedere l’enciclica del papa Laudato sì. L’oggetto della fondazione SOS Play Planet” è lo stesso di “quello che predica il Papa nell’enciclica, cioè cambiare il più possibile il nostro stile di vita e cercare di impattare meno sul nostro pianeta”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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