TRIESTE (ITALPRESS) – “Con la prossima adozione definitiva del nuovo Piano di gestione dei rifiuti urbani il Friuli Venezia Giulia prosegue nel percorso che porterà la nostra Regione a essere sempre più autonoma nel trattamento sostenibile di questi materiali di scarto. Oggi abbiamo fatto un ulteriore importante passo verso una vera economia circolare”.
Lo afferma l’assessore alla Difesa dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro, commentando l’approvazione da parte della Giunta, ai sensi dell’articolo 13, comma 4 della legge regionale 34 del 2017, del “Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani” comprensivo del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica.
“Questo Piano – spiega Scoccimarro – si occupa del ciclo di gestione dei rifiuti urbani in modo esaustivo: produzione, raccolta, trasporto, recupero e smaltimento finale. Il fine ultimo è quello mettere in campo tutte quelle azioni in grado di ridurre al minimo l’accumulo di questi materiali e sostenere i progetti che si occupano del loro riciclaggio”.
“Nel dare risposte puntuali alle finalità dettate dalla vigente normativa nazionale e regionale, il documento – precisa l’assessore – rappresenta il migliore strumento che potevamo mettere a disposizione dell’Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti. L’Ausir deve infatti predisporre il Piano d’ambito, affidando la gestione dei rifiuti urbani a livello regionale”.
“In base al principio di prossimità, il trattamento dei rifiuti indifferenziati in una determinata area deve ricadere sotto la responsabilità dello stesso territorio che li ha prodotti. Grazie a questa autonomia – aggiunge Scoccimarro – anche in Friuli Venezia Giulia puntiamo infatti a essere indipendenti rispetto la necessità di utilizzare impianti che si trovano all’estero o fuori Regione con il vantaggio di ridurre i costi di recupero e trasporto. Un sistema che inoltre ci mette nelle condizioni di generare energia dalle cosiddette fonti rinnovabili”.
Gli obiettivi del nuovo Piano di gestione dei rifiuti urbani si soffermano sul prolungamento del ciclo di vita dei beni tramite la preparazione per il loro riutilizzo; sull’incremento della raccolta differenziata; sul miglioramento della qualità dei rifiuti raccolti in modo differenziato; sul potenziamento e sulla regolazione della raccolta differenziata della frazione tessile e di quella biodegradabile, dei rifiuti domestici pericolosi e degli oli alimentari esausti.
Tra le finalità anche la diminuzione della produzione pro-capite dei rifiuti urbani residui; lo sviluppo di una rete integrata di impianti per la produzione e il recupero energetico; la minimizzazione del conferimento in discarica; la riduzione dell’abbandono e della dispersione; la razionalizzazione del sistema di trasporto dei rifiuti urbani; l’utilizzo del biometano ricavato dal trattamento della frazione biodegradabile.
“Il complesso e articolato iter di aggiornamento di questo Piano – ricorda Scoccimarro – è iniziato nel novembre del 2018 con l’avvio del procedimento di valutazione ambientale strategica al quale hanno fatto seguito le diverse fasi di consultazione pubblica”.
“Questo documento – conclude l’assessore – diventerà efficace dopo l’adozione dell’apposito decreto del presidente della Regione e la successiva pubblicazione sul Bur”.
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