West Nile Italia, c’è un secondo contagio nell’oristanese

(Adnkronos) – Un uomo di 51 anni di Siamaggiore ha contratto oggi il virus della febbre del Nilo ed è ricoverato nel reparto di medicina dell’ospedale San Martino di Oristano. E’ il secondo caso umano di West Nile nell’oristanese nel 2023.  

“Il paziente è arrivato all’ospedale con sintomi di una encefalite e gli esami hanno poi accertato che si tratta del virus della Febbre del Nilo”, ha spiegato la dottoressa Valentina Marras, direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl 5, “il cinquantunenne, che non ha altre patologie, ora sta meglio e la situazione è sotto controllo”. 

E’ stato l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna a comunicare il nuovo contagio alla Asl 5 di Oristano. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’azienda sanitaria oristanese ha già inviato al Comune di Siamaggiore una proposta di ordinanza sindacale al fine di mettere subito in campo tutte le misure di prevenzione e controllo ed evitare così un’ulteriore diffusione del virus ed eventuali contagi all’uomo. 

Ad agosto un uomo di Siamanna di 72 anni è risultato positivo al virus della Febbre del Nilo e si trova ancora ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sassari. Le sue condizioni sono invariate. Nel mese di luglio erano risultati positivi alla Febbre del Nilo un gruppo di zanzare catturate da una trappola a Torregrande e due cornacchie, abbattute da un cacciatore nello stesso punto nel territorio di Solarussa.  

A inizio settembre un cavallo è risultato positivo al virus a Paulilatino. Lo scorso anno otto casi di contagio umano di West Nile nell’oristanese, quattro dei quali sono persone poi decedute. 

Il virus West Nile, trasmissibile dagli uccelli infetti all’uomo o ad altri animali attraverso la puntura di zanzara, nell’80 per cento dei casi da luogo a forme asintomatiche, nel 20 per cento causa sintomi simili a quelli influenzali (febbre, mal di testa, nausea e vomito) e in una percentuale inferiore all’1 per cento provoca encefaliti o meningoencefaliti. 

La dottoressa Marras ha ricordato ai cittadini le precauzioni da attuare per evitare il contagio del virus: “È importante che in particolare anziani e fragili si proteggano adottando una serie di precauzioni In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere. Per difendersi dalle punture è poi consigliato schermare porte e finestre con zanzariere, utilizzare repellenti cutanei per allontanare gli insetti, evitare di sostare in zone in cui sono presenti laghetti artificiali e ristagni d’acqua, come giardini e parchi, in particolare all’imbrunire e di notte, quando le zanzare sono più attive”. 

La Direzione e il Dipartimento di Prevenzione della Asl 5 hanno già predisposto una capillare opera di sensibilizzazione della popolazione, coinvolgendo medici di famiglia, pediatri di libera scelta, poliambulatori e comunità socio-assistenziali, perché i cittadini vengano informati sulle precauzioni da adottare per difendersi dalle punture di zanzara attraverso la divulgazione di materiale informativo sul virus. Materiale informativo sulla Febbre del Nilo e sui comportamenti corretti da attuare per prevenire il contagio è disponibile nel vecchio sito della Asl 5 di Oristano all’indirizzo www.asloristano.it in basso a destra nella sezione ‘Argomenti’ e nella sottosezione ‘Febbre del Nilo’.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version