Usa, sbaglia vialetto: 20enne uccisa dal proprietario di casa

(Adnkronos) – Dopo il ragazzo afroamericano ferito alla testa a Kansas City per aver suonato alla porta sbagliata, una ragazza bianca di 20 anni è stata uccisa in una località rurale dello stato di New York dopo aver sbagliato indirizzo. E’ successo sabato notte quando Kaylin Gillis, che era in auto con altri amici, è entrata con l’auto nel vialetto di un’abitazione di Hebron, piccola località a nord di Albany.  

Mentre i giovani, che si erano accorti di essere arrivati all’indirizzo sbagliato, stavano facendo marcia indietro, Kevin Monahan, di 65 anni, è uscito di casa e ha sparato due colpi, colpendo Gillis. Gli amici hanno poi guidato nella vicina cittadina di Salem, chiamando l’ambulanza ma per la 20enne non c’è stato nulla da fare.  

Mohanes è stato arrestato e accusato di omicidio di secondo grado. Prima di sparare l’uomo non ha lanciato nessuno avviso alla macchina, da cui evidentemente “non arrivava nessuna minaccia”, sottolineando dall’ufficio dello sceriffo. All’arrivo della polizia l’uomo si è rifiutato di uscire e la polizia ha dovuto parlare con lui per un’ora prima di procedere all’arresto.  

Intanto un uomo di 84 anni bianco è stato incriminato per aver sparato e ferito alla testa il 16enne afroamericano. Dopo che il caso ha provocato proteste da parte della comunità afroamericana di Kansas City e attirato l’attenzione nazionale, le autorità hanno emesso un mandato di arresto per Andrew D. Lester, accusato di aggressione a mano armata, e il procuratore Zachary Thompson ha riconosciuto che “c’è una componente razziale”. 

L’anziano, che non è detenuto, ha dichiarato alla polizia che ferire il ragazzo era “l’ultima cosa che voleva fare, ma era spaventato a morte”, nel vederlo davanti alla sua porta, data la sua età avanzata e l’impossibilità di difendersi. L’uomo ha detto che “credeva di proteggersi da uno scontro fisico” e si è mostrato preoccupato per la vittima. 

Il 16enne nel frattempo è rientrato a casa dall’ospedale. Dopo essere stato colpito, due volte, dalle pallottole esplose dall’anziano subito dopo aver aperto la porta, il ragazzo è andato nelle case dei vicini a chiedere aiuto, e poi è collassato di fronte a una delle case. 

Negli Usa si è riaperto il dibattito sulle leggi cosidette “stand your ground”, difendi il tuo territorio, che permettono di usare le armi per difendere le proprie abitazioni e proprietà, come avvenne quando nel 2012 fu ucciso il 17enne Trayvon Martin da un uomo bianco che faceva le ronde di controllo nel quartiere. 

“Dobbiamo essere chiari: nessun ragazzo deve vivere nella paura di essere colpito perché suona all’indirizzo sbagliato”, ha dichiarato Gabrielle Giffords, ex deputata dem, ferita in una sparatoria nel 2012, che è diventata una leader del movimento per il controllo delle armi. 

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