Università, calcio, editoria: le storie parallele di Bandecchi e Iervolino

(Adnkronos) – L’università, il calcio, l’editoria, i rapporti con la politica. I punti di contatto nelle storie di Stefano Bandecchi e Danilo Iervolino ci sono, anche se i due profili hanno caratteristiche peculiari e percorsi diversi. Uno si autodefinisce sul proprio sito internet ‘l’imprenditore dai mille ruoli’, l’altro si descrive come uomo del fare e cita Don Milani: “Non serve avere le mani pulite se poi si tengono in tasca”. Sono, tutti e due, l’espressione di una imprenditoria emergente che vuole affermarsi definitivamente nel mondo che conta. Sulla loro strada ci sono, oltre al denaro accumulato e a una fama crescente, anche rischi e interrogativi. Legati a quanto fatto finora e, soprattutto, alle prospettive.  

Stefano Bandecchi, classe ‘61, è fondatore e presidente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, istituita nel 2006. Livornese di nascita, romano di adozione, nel suo profilo ama ricordare che “ha svolto il servizio militare nei paracadutisti e, in tale veste, è stato anche in missione in Libano”. Si ritiene “un uomo determinato e lungimirante”, ideatore della prima talk radio universitaria di informazione, cultura e approfondimento (Radio Cusano Campus), fondatore di due Università all’estero (in UK e Francia), proprietario dal 2014 al 2017 dell’Unicusano Fondi Calcio e da giugno 2017 della Ternana Calcio di cui è il Presidente. Nell’Ottobre del 2019 ha dato vita a Radio Cusano TV Italia, l’emittente televisiva di proprietà dell’Università Niccolò Cusano, in onda sul canale 264 del digitale terrestre. L’imprenditore è finito recentemente al centro della cronaca giudiziaria per il sequestro di beni da parte della Guardia di Finanza, come conseguenza di una presunta maxi evasione fiscale dell’Unicusano. La tesi degli inquirenti, integralmente contestata da Bandecchi, è che a finanziare una parte della sua vita lussuosa ci siano i soldi dell’Università.  

Danilo Iervolino, che non ha mai lasciato il paese dei suoi genitori, Palma Campania, deve la sua ricchezza e la sua capacità di investire a un’altra università, Pegaso, fondata nel 2006 scommettendo su un Ateneo completamente telematico. Oggi, a quasi 45 anni, dopo aver venduto al fondo americano Cvc per una cifra vicina a 1 miliardo di euro, ha comprato una squadra di calcio, la Salernitana, e ha consolidato la sua posizione nel mondo dell’editoria. Prima ha acquistato Forbes Italia, che lo aveva appena celebrato come uno dei cento migliori imprenditori italiani, acquisendo una quota di controllo nella società editrice Bfc Media, e poi l’Espresso, al 51% con Bfc Media e al 49% con al Idi srl di Danilo Iervolino. La somma fa 100 e dice che l’imprenditore è il padrone incontrastato della storica testata fondata da Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari. 

Per tutti e due gli imprenditori c’è il tema del rapporto con la politica. Diretto, esplicito, quello di Stefano Bandecchi. E’ il segretario di Alternativa Popolare, iscritta al Partito popolare europeo e nata come una costola di Forza Italia, formazione schierata a sostegno di Rocca nella corsa alla presidenza della Regione Lazio e di Fontana in quella per la Lombardia. E’ anche candidato sindaco di Terni. Iervolino ha sempre tenuto la politica a quella che deve ritenere ‘una giusta distanza’. Buoni rapporti sono segnalati, nel tempo, con Silvio Berlusconi, che ha firmato un accordo per la formazione dei quadri di Forza Italia con Pegaso, con il Pd campano di Vincenzo De Luca, e del figlio Piero, con Matteo Renzi. Il dato certo è che Iervolino non è mai andato oltre i buoni rapporti, tenendosi sostanzialmente le mani libere. (di Fabio Insenga) 

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