Una start up porta la moda artigianale Made in Italy nel mondo

(Adnkronos) – Hanno tutti meno di 30 anni e vantano già curriculum internazionali Giovanni Friggi, Lorenzo Colucci, Carolina Du Chene e Vittorio Tatangelo, co fondatori della piattaforma Ad Hoc Atelier, marketplace online che ospita al suo interno solo brand etici, made in Italy e trasparenti. La start up, nata nel 2020 durante il primo lockdown, promuove prodotti di alta qualità fatti a mano da piccoli artigiani locali. La missione è puramente locale: andare a scovare i brand indipendenti italiani, per farli conoscere a tutto il mondo. “Selezioniamo e aggreghiamo i migliori artigiani e brand indipendenti made in Italy – spiega all’Adnkronos Giovanni Friggi, uno dei fondatori di Ad Hoc Atelier -. A oggi, sul nostro marketplace ci sono più di 100 artigiani che vendono le proprie creazioni in 16 Paesi. Noi li supportiamo nella vendita, mettiamo online i loro prodotti e li sponsorizziamo sui mercati esteri, in particolare in Germania, Austria e Medio Oriente”.  

Entrare in Ad Hoc Atelier è completamente gratuito “lavoriamo solo sulle commissioni di vendita – dice Friggi -. Per conto degli artigiani seguiamo tutte le fasi: prevendita, vendita, logistica e customer service. Abbiamo digitalizzato tutti questi processi e stiamo ricevendo ottimi feedback dagli artigiani che ci ringraziano per i lavoro che facciamo, perché con molti siamo arrivati a raggiungere cifre molto interessanti in Paesi dove prima non avevano mai venduto”. Il risultato è tangibile. “A maggio 2022 abbiamo più che quadruplicato il nostro fatturato – osserva Friggi – e transato il +400% rispetto al mese precedente, a fronte di una spesa di marketing raddoppiata. Siamo riusciti a vendere le creazioni dei nostri artigiani in più di 25 Paesi e il boost lo ha dato l’introduzione dei Paesi Arabi nella nostra strategia di marketing”.  

 

 

Per selezionare un brand Ad Hoc Altelier segue sei criteri: basso impatto, artigianato, Made in Italy, eticità, sostenibilità, e ‘realizzato da donne’. “Un dato importante è che il 69% degli imprenditori dei nostri brand sono guidati da donne – sottolinea Friggi -. E’ un aspetto che valorizziamo tantissimo, soprattutto in un Paese come l’Italia in cui l’imprenditoria è più maschile che femminile. Questo è un aspetto al quale teniamo molto”. I prodotti che vanno per la maggiore su Ad Hoc Atelier “sono le friulane e i borsoni da viaggio – spiega Friggi -. Ma anche tutti i prodotti personalizzati, con le iniziali, loghi o i nomi dei clienti ricamati a mano. La prossima sfida sarà includere la categoria home decor per diventare sempre più orizzontali sull’artigianato, dalle ceramiche alle tovaglie…sono prodotti che ci invidiano in tutto il mondo”. 

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