Ucraina, Zelensky: “Severodonetsk coperta di sangue”

(Adnkronos) – Nella città di Severodonetsk le forze russe e quelle ucraine stanno combattendo ”letteralmente per ogni metro”, in una regione, quella del Luhansk, che è ”coperta di sangue”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, sostenendo che “nonostante tutto, continuiamo a tenere le posizioni”. E che “ogni metro di terra ucraina è coperto di sangue, ma non solo il nostro, anche quello dell’occupante”, ha aggiunto Zelensky. 

Nel suo ultimo discorso Zelensky ha affermato che gli ultimi combattimenti a Severodonetsk sono stati “molto feroci”, aggiungendo che la Russia stava dispiegando truppe poco addestrate e usando i suoi giovani come ”carne da macello” 

“I russi, con il supporto dell’artiglieria, hanno preso d’assalto Severodonetsk e hanno spinto le nostre unità fuori dal centro della città”, ha scritto dal canto suo su Facebook lo Stato maggiore generale delle Forze armate ucraine, aggiungendo che “il nemico ha anche sparato con l’artiglieria contro le nostre posizioni nei distretti di Lysychansk, Severodonetsk e Toshkivka, e ha attaccato nelle direzioni di Volyn, Polissya e Seversky senza risultati significativi. Gli occupanti russi hanno sparato artiglieria e mortai contro le nostre posizioni nell’area di Hrynivka, nella regione di Chernihiv”. 

Le forze russe hanno distrutto un ponte sul fiume Siverskyi che collega la città con la sua ‘gemella’ Lysychansk, ha denunciato inoltre il governatore di Luhansk, Sergei Haidai, sottolineando che è stata così interrotta una via di fuga per i civili e che solo uno dei tre ponti sul fiume Siverskyi resta fruibile. Inoltre i bombardamenti russi su Lysychansk hanno causato la morte di una donna, la distruzione di quattro case e un centro commerciale, come ha spiegato Haidai. 

”Se dopo un nuovo bombardamento il ponte crollerà, la città sarà davvero tagliata fuori. Non ci sarà modo di lasciare Severodonetsk a bordo di un veicolo”, ha detto Haidai, sottolineando la mancanza di un accordo di cessate il fuoco e l’assenza di corridoi di evacuazione concordati. 

 

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