(Adnkronos) – “Le nostre azioni saranno potenti. Stiamo preparando i nostri uomini. E aspettiamo con impazienza le armi promesse dai nostri partner. Stiamo avvicinando la vittoria il più possibile”. L’Ucraina si prepara alla controffensiva nella guerra con la Russia e il presidente Volodymyr Zelensky rinnova l’ennesimo appello alla coalizione occidentale: Kiev ha bisogno di armi per riconquistare i territori occupati dalle forze di Mosca. L’Ucraina ha chiesto nuovamente i caccia F-16 agli Stati Uniti. Intanto, si appresta a ricevere altri aerei: la Germania ha approvato la richiesta della Polonia di fornire cinque vecchi Mig-29 a Kiev, come ha riferito il ministero tedesco della Difesa. Gli aerei, appartenuti alla Germania orientale, erano stati ceduti alla Polonia dopo la riunificazione tedesca.
“Dovrebbero essere presi tre passi immediati per garantire il successo dell’Ucraina sul campo di battaglia. Accelerare la consegna di armi e munizioni promesse in precedenza. Garantire forniture supplementari a lungo termine. Iniziare ad addestrare i piloti ucraini a pilotare aerei da combattimento di tipo occidentale”, dice il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, battendo ancora sul tasto dei caccia.
La strategia, a quanto pare modificata dopo la diffusione di documenti riservati appartenenti al Pentagono, ruota attorno alla Crimea. Kiev considera la riconquista della penisola come necessaria per garantire la sicurezza del mar Nero e del mare di Azov. “Per garantire al cento per cento la sicurezza e la libertà di navigazione nel mar Nero e il mare di Azov, bisogna liberare la Crimea, e lo faremo. Tornerà nella famiglia ucraina, come nel 1991. La Crimea è Ucraina”, dice il ministro ucraino della Difesa Olexsii Reznikov.
Le sue parole, riferisce Ukrinform, sono state pronunciate alla Conferenza sulla sicurezza nel mar Nero, che si è tenuta a Bucarest con la partecipazione dei ministri degli Esteri e della Difesa di Ucraina, Romania e Moldova. “Come partner nella parte orientale del continente europeo, condividiamo simili preoccupazioni e abbiamo gli stessi interessi per una sicura e stabile regione del mar Nero… Continueremo a cooperare fino a quando sarà necessario per sostenere il diritto di scegliere liberamente la nostra politica estera e le alleanze, esercitare il legittimo diritto all’autodifesa, rafforzare la resilienza e assicurare stabilità, sicurezza e prosperità nella regione”, si legge nel documento congiunto diffuso al termine della Conferenza.