(Adnkronos) – Forze ucraine hanno ri-conquistato le alture attorno a Bakhmut e stanno circondando con successo le truppe russe in città. Lo ha detto al Guardian la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, parlando anche della situazione “da incubo” che si verifica invece più a nord, nel distretto di Kupiansk dell’oblast di Kharkiv, dove le autorità hanno dato ordine di evacuare 12mila civili di 37 centri abitati.
“Il principale focus dell’esercito ucraino è il sud, mentre i russi sono concentrati sull’est. I russi si stanno infiltrando in due principali aree: Kupyansk e Lyman, lì è un vero incubo. Nella direzione di Bakhmut nord i russi attaccano. Noi attacchiamo il fianco sud di Bakhmut. Perché i russi fanno così? – si chiede Maliar – E’ perché stiamo facendo buoni progressi sui due fianchi di Bakhmut, dove abbiamo preso praticamente tutte le alture. I russi sono in trappola, non possono uscire e muoversi nella città perché gli ucraini li bombardano dall’alto”.
“Per allontanare le nostre forze da Bakhmut, i russi sono avanzati in altre direzioni”, continua Maliar, secondo la quale i russi hanno “esposto le retrovie a Bakhmut e stanno “lanciando offensive in altri posti per fermare il nostro attacco a Bakhmut”.
Secondo Kiev le forze russe stanno perdendo così tanti soldati che hanno dovuto costruire un crematorio vicino Melitopol, in modo da non dover rimpatriare i corpi. “Al momento vi sono ostilità su tutti i fronti. Molti nemici vengono uccisi, ci sono centinaia di morti ogni giorni sui fronti orientale e meridionale. Le forze di occupazione russe tentano di nascondere la vera entità delle perdite e seppelliscono i corpi nei territori temporaneamente occupati invece di rimandare i resti in Russia. “, ha scritto su Telegram la vice ministra ucraina della Difesa, Hanna Maliar, spiegando che i corpi dei soldati uccisi vengono trasportati su camion nell’oblast di Zaporizhzhia e poi cremati in un’area vicino Melitopol. Nell’oblast di Kherson vi sono due siti per la sepoltura, uno dei quali si estende ormai su 100 ettari.
Zaporizhzhia è di nuovo sotto attacco. “La città subisce quotidianamente i bombardamenti russi. Un incendio è scoppiato in un edificio civile dopo che gli occupanti lo hanno colpito con un missile. Ad ora, una persona è stata dichiarata morta”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. Secondo il sindaco Anatoly Kurtiev, il raid ha colpito “un’infrastruttura civile” e “il numero di feriti a seguito dell’attacco è già salito a 9 persone”.
La centrale nucleare è rimasta di nuovo scollegata dalla rete elettrica esterna ed ha dovuto ricorrere alla linea di riserva. Energoatom, la società di energia che gestisce l’impianto nucleare ucraino occupato dai russi, ha avvisato che c’è il rischio di blackout dal momento che questa linea di riserva ha una capacità inferiore alla metà di quella della rete elettrica.
Ieri un missile Kh-35 russo ha distrutto una chiesa e danneggiato diversi edifici residenziali a Zaporizhzhia. Sono morti un uomo e due ragazze di 19 e 21 anni.