Ucraina, attacco Russia con drone iraniano: cos’è Shahed-136

(Adnkronos) – L’Ucraina accusa la Russia di aver usato nel suo raid di questa mattina droni prodotti dall’Iran, lanciati non solo dalla Crimea ma anche dalla Bielorussia. “Il nemico ha usato droni iraniani, modello Shahed-136, lanciati dal territorio della Bielorussia e contemporaneamente dalla Crimea occupata”, si legge in una nota dello Stato Maggiore ucraino pubblicata su Facebook, precisando che la difesa aerea ne ha distrutti nove. Cosa sono i droni Shahed-136? Che caratteristiche hanno? Come funzionano? 

“I droni Shahed-136 sono munizioni vaganti. Le loetering munition a livello tattico hanno più o meno le stesse caratteristiche”, dice all’Adnkronos Tiziano Ciocchetti, analista militare di difesa online. I droni Shahed-136 sono piccoli veicoli aerei senza equipaggio (UAV) progettati per eludere le difese aeree e colpire bersagli a terra dopo averli individuati. 

Il drone ha una caratteristica forma a delta con la fusoliera, dove si trova la testata esplosiva, direttamente integrata nelle ali, ai cui margini si trovano gli stabilizzatori. Le prime segnalazioni relative all’uso del drone iraniano risale a circa un mese fa, quando un velivolo è stato abbattuto nei pressi di Kupiansk. 

Nella parte posteriore del dispositivo si trova il motore convenzionale a elica, con due pale che consentono al drone di volare in circolo e scagliarsi contro il bersaglio. Le dimensioni del drone sono piuttosto ridotte: è lungo infatti 3,5 metri e ha un’apertura alare di 2,5 metri. La velocità massima è stimata in circa 185 chilometri orari, mentre il peso si attesta sui 200 chilogrammi, come riportato da Defense Express. A causa delle sanzioni imposte all’Iran è verosimile che la stragrande maggioranza delle componenti del drone siano di tipo civile. 

Caratteristica peculiare del drone iraniano è la modalità di lancio, legata a un’infrastruttura chiamata rack che permette il dispiegamento in sequenza fino a cinque velivoli, come una sorta di batteria. Il lancio è di tipo assistito a razzo, al quale subentra il motore convenzionale una volta che il drone ha raggiunto la quota prestabilita. 

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