Tuffi, mondiali grandi altezze: Cosetti nona. Oro all’australiana Iffland

(Adnkronos) – Nona al mondo e prima delle europee. L’azzurra Elisa Cosetti, il diamante della Nazionale di high diving, che a 21 anni appena compiuti ha già debuttato all’europeo col bronzo e al mondiale dei grandi, chiude la finale di Fukuoka con 258.50 punti e si lascia alle spalle le altre specialiste continentali: l’olandese van Katwijk (232.70), la francese Bayon (224.80) e via, via tutte le altre. Vince l’australiana Rhiannan Iffland, già d’oro a Gwiangju 2019, che salta per ultima e si conferma campionessa del mondo con 357.40 punti. Dietro dei lei le tre canadesi che tra il terzo e quarto round si sono alternate nelle altre posizioni di vertice. Molly Carlson resta seconda e medaglia d’argento con 322.80, Jessica Macaulay è terza con 320.95 e supera nella corsa al bronzo Simone Leathead (quarta con 312.40) che le stava davanti nel ranking provvisorio dopo il terzo tuffo. 

“Sono felicissima del mio debutto al mondiale, perché oggi ho fatto due tuffi veramente belli -commenta l’azzurra tesserata con la Triestina Nuoto e allenata da Nicole Belsasso, moglie del suo beniamino Alessandro De Rose, anche lui bronzo agli Europei di Roma 2022- ieri ho sbagliato un tuffo e mi sono detta di non preoccuparmene e di pensare che c’era ancora un giorno per recuperare. Così è stato, infatti, ma adesso che è finita la gara recrimino un po’ perché se avessi fatto bene anche quello sarei salita ancora di più in classifica”. 

Al terzo round ha effettuato il doppio salto mortale indietro con due avvitamenti e ricevuto 76.50 salendo a 183.70 e piazzandosi già al nono posto in classifica; nell’ultimo round ha presentato il triplo salto mortale avanti con mezzo avvitamento (barani) ricevendo 74.80 e raggiungendo il primo posto provvisorio (mancavano i salti delle ultime otto). E’ uscita subito dal podio ma ha mantenuto il sorriso da ventenne felice e atleta consapevole. “Se dovessi darmi un voto mi darei otto, perché comunque tre tuffi su quattro li ho fatti bene. Mi dispiace per il secondo, però succede”.  

Soltanto tre anni fa Elisa Cosetti ammirava Alessandro De Rose saltare da quelle pedane altissime e decideva di provarci anche lei. Si avvicinò, parlò con lui, gli chiese consigli. In pochi giorni decise che sarebbe voluta diventare la prima tuffatrice azzurra dalle grandi altezze. Il workshop del 21 ottobre 2020 al centro federale di Roma e il progetto della Federazione Italiano Nuoto le sembrò subito l’occasione da cogliere al volo. Due anni dopo, il 19 agosto, saliva sul podio di Roma 2022 conquistando la medaglia di bronzo agli Europei da quei 20 metri che a vederli da sotto le sembravano un grattacielo. A distanza di quasi tre anni è nona al mondo, con grandi prospettive. “E’ difficile da spiegare quello che si prova in questi momenti – confessa la ventunenne che lunedì scorso ha festeggiato il compleanno insieme allo staff e ai compagni di squadra – Quando sei al mondiale quasi non te ne rendi conto ma se veramente penso che sono qui con tutta la Nazionale italiana e gareggio con atleti e campioni che hanno vinto tantissimo sono super orgogliosa. Bisogna fermarsi a riflettere perché se lo vivi di sfuggita non te lo godi completamente”. 

Hanno invece riposato e si sono stretti in gruppo per tifare Elisa Cosetti Davide Baraldi e Andrea Barnabà. Tornano sulla pedana da 27 metri giovedì alle 5.00 italiane: alcuni salti di riscaldamento di prima mattina e poi i due liberi. Nel ranking provvisorio il 21enne di Como, tesserato con la Canottieri Milano, quattordicesimo agli Europei e, il 19enne di Trieste portacolori della Triestina Nuoto, nono agli Europei, allenati da Nicole Belsasso sono rispettivamente quattordicesimo con 150.20 e quindicesimo con 145.55 punti. Entrambi soddisfatti a metà delle loro performance di martedì (un tuffo obbligatorio e un intermedio) e con tanta voglia e determinazione di alzare i punteggi e scalare posizioni in classifica. Al comando c’è il campione d’Europa a Roma 2022 Constantin Popovici con 232.20 punti. Il campione del mondo di Gwangju 2019 Gary Hunt è quinto con 189.70. 

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