Tre pilastri, fondo anti-Nimby e 194: il programma elettorale Pd

(Adnkronos) – “L’Italia è un grande Paese”. Comincia così il programma elettorale che la Direzione del Pd ha approvato all’unanimità. Una “proposta vincente” per una “scelta storica”, si legge nella premessa della bozza che sarà suscettibile di integrazioni o modifiche “minimali”. Si tratta di 44 schede tematiche che, come ha promesso Enrico Letta, verranno illustrate con “una proposta al giorno” nel corso della campagna elettorale. 

I temi toccati dal programma ‘Insieme per un’Italia democratica e progressista’ sono tanti e propongono una “visione del Paese” da qui al 2027 impostata su tre pilastri: sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale; lavoro, conoscenza e giustizia sociale; diritti e cittadinanza. Sul primo punto nella bozza si chiarisce tra l’altro che “la sfida della lotta al cambiamento climatico non deve essere combattuta in chiave difensiva”.  

Nel merito, solo per restare alle questioni più discusse degli ultimi giorni, si spiega che il ricorso ai rigassificatori “appare necessario, ma a condizione che essi costituiscano soluzioni-ponte, che rimangano attivi solo pochi anni e che possano essere smobilitati ben prima del 2050”. In quest’ottica, il Pd propone l’istituzione di un Fondo nazionale compensativo ‘anti-Nimby’ per le compensazioni. 

Sul lavoro il programma elettorale prevede un lungo elenco di interventi, come “zero contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni”. In via di principio “dobbiamo dire basta al precariato, al lavoro povero e al lavoro nero”, si legge nel testo che conferma l’introduzione del salario minimo. Spazio anche allo smart working “anche ai fini di favorire le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, ridurre le emissioni di agenti inquinanti e di migliorare, nel contempo, la vivibilità dei centri urbani e rivitalizzare i piccoli borghi sempre più spopolati”. 

Tra le proposte anche a favore del Sud “l’apertura di 1.000 bar e edicole multifunzione in 1.000 piccoli comuni, che offrano funzioni base”. Grande spazio alle proposte per la scuola, compresa quella di portare “nei prossimi cinque anni gli stipendi in linea con la media europea”. Tra l’altro, il Pd propone di “garantire la piena gratuità del trasporto pubblico locale e dei libri scolastici per le famiglie a reddito medio e basso (in base all’Isee)”.  

Ampio il capitolo sui diritti, con la “ferma intenzione di affermare il pieno riconoscimento dei diritti civili delle persone LGBTQI+ e di approvare una nuova legge sulla cittadinanza per le bambine e i bambini che studiano in Italia”. Poi, oltre allo ius scholae, legge sul fine vita, Ddl Zan e “introdurremo il matrimonio egualitario”. Il programma del Pd prevede tra l’altro anche il ‘Pacchetto siamo pari’ con norme “sul contrasto alla violenza di genere; la tutela della salute a 360° gradi, il pieno riconoscimento dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne, garantendo l’applicazione della legge 194/1978 in ogni sua parte sull’intero territorio nazionale”. Previsto anche il pacchetto “Un paese per giovani”. 

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