Terremoto Campi Flegrei, bozza decreto: ecco il piano per l’emergenza

(Adnkronos) – Pronto il piano d’emergenza per il terremoto ai Campi Flegrei. Il decreto “recante misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”, si compone di otto articoli e sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri questa sera. La bozza, visionata dall’Adnkronos, delinea una strategia che va dall’allestimento di strutture ed aree ad hoc a un piano di comunicazione per avvertire la popolazione dei rischi, passando alla verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e dei servizi essenziali.  

Il piano straordinario, si legge all’articolo 2 della bozza, sarà approvato ”entro 90 giorni” dalla data di entrata in vigore del decreto, per consentire, tra l’altro, ”un’analisi della vulnerabilità sismica” dell’edilizia privata e pubblica con un piano di misure per la ”mitigazione”. “Il piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico” sarà approvato “entro 90 giorni” dalla data di entrata in vigore del decreto. Si prevede, tra l’altro, ”un’analisi della vulnerabilità sismica” dell’edilizia privata e pubblica con un piano di misure per la ”mitigazione”.  

Il piano prevede, all’articolo 6 della bozza, aree e strutture ad hoc pronte ad accogliere la popolazione in caso fosse costretta ad abbandonare le abitazioni.”Reclutamento di unità di personale a tempo determinato, da impiegare per un periodo di dodici mesi dalla data dell’effettiva presa di servizio per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile”, si legge nella bozza, “acquisizione dei materiali, dei mezzi e delle risorse strumentali necessari per garantire un’efficace gestione delle attività di protezione civile”, nonché “allestimento di aree e strutture temporanee per l’accoglienza alla popolazione”. 

Per il ”piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate” nella zona dei Campi Flegrei interessate da bradisismo, si legge all’articolo 2, ”il Dipartimento della protezione civile si avvale di una struttura di supporto posta alle dirette dipendenze del capo del Dipartimento”, Fabrizio Curcio, costituita, ”entro trenta giorni” dalla data di entrata in vigore del decreto. 

Previsto, all’articolo 3, anche un piano di comunicazione ad hoc per la popolazione. “La Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile”, “avvalendosi anche dei centri di competenza”, “coordina le attività di comunicazione rivolte alla popolazione, approvando, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano di comunicazione alla popolazione concernente il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell’area interessata ovvero l’avvio di nuove iniziative”, si legge nel testo. 

Il piano di comunicazione “può prevedere la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate, anche con il concorso del Volontariato organizzato di protezione civile, di iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate, di incontri periodici con la popolazione, di corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell’area, con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile, nonché l’installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile”. A tale finalità, il decreto destina un limite massimo di spesa di 1 milione di euro. 

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