Teatro alla Scala imbrattato di vernice, denunciati 5 attivisti

(Adnkronos) – Blitz a Milano di cinque attivisti di Ultima Generazione che hanno lanciato vernice imbrattando parzialmente la facciata del Teatro alla Scala. Pronto l’intervento della polizia che ha bloccato gli autori del gesto. I cinque attivisti sono stati denunciati. Si tratta di 4 ragazzi e una ragazza tra i 20 e 23 anni di Milano, Pavia e Lucca. 

Due poliziotti, mentre fermavano i 5 indagati responsabili del getto di vernice contro la facciata del teatro, hanno riportato lesioni guaribili in 10 e 7 giorni alla caviglia destra uno e alla spalla sinistra l’altro. 

Gli attivisti spiegano in una nota le ragioni del gesto: ”Questa mattina alle 7.45 cinque cittadini di Ultima Generazione hanno imbrattato le pareti esterne del Teatro alla Scala di Milano in attesa della prima. L’azione è durata circa mezz’ora e i presenti sono stati portati in questura per le verifiche di circostanza”. 

All’opera lirica ‘Boris Godunov’ dell’autore russo Modest Petrovič Musorgskij, che verrà messa in scena alle 18, è prevista anche la presenza di Giorgia Meloni e Sergio Mattarella, ai quali i manifestanti si rivolgono per chiedere di tutelare la vita della popolazione italiana.  

“Abbiamo deciso di imbrattare con della vernice il Teatro alla Scala per chiedere ai politici che questa sera assisteranno allo spettacolo di tirare fuori la testa dalla sabbia e intervenire per salvare la popolazione. La situazione economica e ambientale del Paese peggiora di giorno in giorno e, invece di prendere le misure necessarie a salvaguardare il futuro dell’Italia da siccità e disastri climatici, la politica si rinchiude a godersi uno spettacolo per poche persone, così come riserva a poche persone la possibilità di salvarsi dal disastro alimentato dai continui stanziamenti all’industria del fossile. Speriamo che le macchie sulla facciata della Scala ricordino a Giorgia Meloni e Sergio Mattarella le proprie responsabilità e li spingano ad agire, prima che si ripeta un’altra Ischia”, dichiara Alessandro. 

Le richieste del movimento sono quelle di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW immediatamente, e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili. 

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