Talpa Pentagono, Teixeira aveva un arsenale e “pianificava di sparare tra la folla”

(Adnkronos) – Non solo rubava e diffondeva online segreti militari, ma Jack Teixeira, il 21enne aviere accusato di essere la talpa che ha sottratto al Pentagono centinaia di documenti classificati, aveva nella sua camera da letto un vero arsenale, compreso un fucile tipo automatico, e voleva sparare in luoghi affollati. E’ quanto emerge dalla carte depositate dai procuratori presso la Massachusetts District Court per chiedere che all’aviere della Massachusetts Air National venga negato il rilascio su cauzione, su cui i giudici devono decidere entro oggi.  

In particolare, si sottolinea che Teixeira era stato sospeso dal liceo nel 2018 dopo che un compagno di scuola l’aveva sentito parlare di “molotov, armi a scuola e di minacce razziste”. Una retorica che il giovane ha continuato ad usare sui social media, scrivono ancora i procuratori, riportando che a novembre ha scritto di voler uccidere “tonnellate di persone” e che questo sarebbe stato un modo di “istruire le menti più deboli”. A febbraio poi aveva chiesto un consiglio su quale arma usare per sparare da un Suv, dicendosi intenzionato a sparare in “una situazione urbana affollata”. 

Teixeira viene anche accusato di aver cercato di distruggere le prove che lo indicavano come responsabile di quello che viene considerato la più grave fuga di notizie di materiale militare dell’ultimo decennio. Incriminato sulla base della legge sullo spionaggio, per aver acquisito e trasmesso informazioni di difesa nazionale e documenti classificati senza autorizzazione, il giovane rischia almeno fino a 25 anni di prigione.  

Oltre all’indagine penale, sta andando avanti anche quella criminale per capire come sia stato possibile che l’aviere semplice, che lavorare come tecnico informatico in un’unità di intelligence che ha il compito di assemblare dossier di informative, abbia potuto sottrarre indisturbato per mesi così tanto materiale. E l’Air Force ieri ha reso noto che sono stati sospesi i due comandanti dell’unità in cui lavorava Teixeira. 

 

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