(Adnkronos) – Si è conclusa nei giorni scorsi, presso la Sala Teatro della Casa circondariale Sant’Anna di Modena e in collegamento streaming con gli altri istituti penitenziari coinvolti, la cerimonia di premiazione della quarta edizione di ‘Sognalib(e)ro’, il Premio Letterario nazionale che mira a promuovere lettura e scrittura nelle carceri come strumento di riabilitazione sociale. L’iniziativa, nata da un’idea di Bruno Ventavoli, direttore di Tuttolibri-La Stampa, è promossa dal Comune di Modena e dal Ministero della Giustizia, Dipartimento di Amministrazione penitenziaria, con il sostegno di Bper Banca. Il progetto, ricorda una nota, consiste in un concorso letterario che prevede l’assegnazione di due premi: uno a un’opera letteraria letta e votata dai detenuti, l’altro a un elaborato (romanzo, racconto o poesia) prodotto dai detenuti stessi che verrà pubblicato in ebook da Dondolo, la casa editrice digitale del Comune di Modena.
L’edizione 2022 di ‘Sognalib(e)ro’ ha visto la partecipazione dei detenuti dei gruppi di lettura distribuiti nei 16 istituti penitenziari di tutta Italia. Per la sezione Narrativa italiana, la vittoria è andata al romanzo ‘E verrà un altro inverno’ di Massimo Carlotto, che ha superato ‘L’uomo e il maestro’ di Paolo Cangelosi e ‘L’anno che a Roma fu due volte Natale’ di Roberto Venturini. Il vincitore, come previsto dal regolamento del Premio, ha scelto quattro testi per lui significativi che saranno donati da Bper Banca e dal Comune di Modena alle biblioteche degli istituti penitenziari che hanno partecipato. Massimo Carlotto ha scelto ‘Per chi suona la campana’ di Ernest Hemingway, ‘Marinai perduti’ di Jean Claude Izzo, ‘Soldi bruciati’ di Ricardo Piglia e ‘Il giocatore’ Fedor Dostoevskij.
Tra le numerose opere inedite inviate dai detenuti che hanno partecipato al progetto sul tema ‘Ho fatto una promessa a me stessa/o’, assegnato per questa edizione, la giuria di esperti, composta dalle scrittrici Barbara Baraldi, Andrea Mastrolongo e Simona Sparaco, ha premiato il romanzo ‘Ho fatto una promessa a me stesso’, proveniente dalla Casa di reclusione Opera di Milano, ‘Mai più! Mai più’, dalla Casa circondariale di Napoli Poggioreale, e le poesie ‘Il cambiamento – Il cammino – Raggio di sole’ proposte dalla Casa circondariale di Brindisi. Gli estratti dei testi vincitori e le schede di lettura dei romanzi in concorso sono stati letti dagli attori detenuti che seguono il percorso di formazione e professionalizzazione curato dal Teatro dei Venti. Alla cerimonia di premiazione, condotta dal Sant’Anna da Bruno Ventavoli, ideatore del premio e presidente della giuria, e da Massimo Don, attore e formatore per i progetti teatrali permanenti curati dal Teatro dei Venti nelle carceri di Modena e Castelfranco Emilia (MO), hanno partecipato: Gilberto Borghi, responsabile Relazioni Esterne di Bper Banca, per il Comune di Modena il vice Sindaco Gianpietro Cavazza, l’Assessora alle Politiche Sociali Roberta Pinelli e l’Assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi. In collegamento erano presenti anche rappresentanti dei detenuti degli istituti penitenziari di Castelfranco, Sassari, Pisa, Brindisi, Milano, Pozzuoli e Ravenna che hanno partecipato al progetto.
Per Gilberto Borghi, responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne di Bper Banca, “la scelta di BPER Banca di sostenere il premio Sognalib(e)ro non è episodica, ma è il frutto di una scelta consapevole di responsabilità sociale e culturale. I nostri investimenti in cultura e più in generale in progetti di sostenibilità devono sempre tenere in considerazione le ricadute sociali che generano e stimolare il senso civico, specialmente nei più giovani che rappresentano il nostro futuro. BPER considera la lettura e la scrittura due importanti strumenti di educazione, crescita e sensibilizzazione ed è convinta che l’inclusione e la riduzione delle disuguaglianze passino attraverso la diffusione di eventi culturali fruibili da tutti, di cui si fa spesso promotrice”, ha concluso.
“II premio letterario, è per l’Istituto una graditissima occasione di esperienza ‘comunitaria’ – ha dichiarato la direttrice del Carcere di Modena, Anna Albano – in cui il mondo penitenziario e la comunità esterna, nelle sue articolate componenti, convergono in modo sinergico nella realizzazione di un evento che premia I’impegno, il lavoro e I’aspirazione al rinnovamento. Il Teatro del Sant’Anna, che ha ospitato l’evento, è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione, non ancora ultimato, perché questo spazio possa diventare stabile luogo di espressività artistica, culturale per le persone detenute e di incontri con la comunità esterna, in grado di lasciare il segno di possibilità di vita e di esperienze differenti; in questa direzione resta fondamentale la collaborazione con il Teatro dei Venti con cui stiamo condividendo un’importante progettualità”. Ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi: “Sono sempre più convinto che il Sognalib(e)ro sia un progetto culturale necessario: per la città, per la nostra intera comunità. È l’esempio di come la cultura e i suoi linguaggi siano strumenti di partecipazione, inclusione e democrazia. Un ponte, che permette di superare distanze: la lettura, la promozione della scrittura sono i tratti distintivi del progetto, che rientra in un disegno più complessivo, che vede la cultura come infrastruttura fondamentale per la nostra idea di città”.
Questi gli istituti penitenziari che hanno partecipato alla quarta edizione di Sognalib(e)ro: Casa Circondariale di Brindisi, Casa di Reclusione di Milano “Opera”, Casa Circondariale di Modena “Sant’Anna”, Casa Circondariale di Napoli “Poggioreale”, Casa Circondariale di Pescara “S. Donato”, Casa Circondariale di Pisa, Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, Casa Circondariale di Ravenna, Casa Circondariale Femminile “Germana Stefanini” di Roma, Casa di Reclusione di Asti, Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, Casa Circondariale di Paola, Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, Casa Circondariale di Sassari, Casa Circondariale “Sergio Cosmai” di Cosenza.