(Adnkronos) – Il caldo africano e la mancanza di pioggia aggravano l’emergenza siccità in Italia. Le Regione chiedono l’intervento del Governo e secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, “ci sono le condizioni per arrivare a dichiarare lo stato di emergenza”. “Le Regioni hanno ragione e il Governo condividerà un percorso, dobbiamo sostenere il comparto agricolo, un settore che garantisce anche la manutenzione del territorio. E’ un momento di grande difficoltà ed è doveroso da parte del Governo condividere i percorsi con le Regioni”, ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite di ‘Buongiorno’ su SkyTg24.
LAZIO – Nel Lazio sarà procalamato lo stato di calamità naturale, ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, spiegando che “servirà ad adottare immediatamente le prime misure di contenimento perché dobbiamo prepararci a una situazione che sarà molto critica e dovrà basarsi sul risparmio idrico da tutte le attività, a cominciare dai consumi familiari”.
Per il momento tuttavia, non c’è nessun rischio razionamento di acqua a Roma. “A seguito della riunione svolta oggi in Prefettura tra ente gestore e autorità regionale sulla situazione della siccità, ho sentito il presidente della Regione Nicola Zingaretti, con il quale sono in contatto continuo, e i vertici di Acea, i quali mi hanno confermato che, anche grazie agli investimenti effettuati dall’azienda in questi anni, al momento non c’è alcun rischio per la città di Roma di dover procedere a turnazioni e altre forme di razionamento” dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
PIEMONTE – Il Piemonte ha decretato l’allarme rosso per la siccità e ha chiesto aiuto alla vicina Valle d’Aosta. Ad annunciarlo ai microfoni di Radio Rai 1 è stato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, oggi a Pallanza, nel Verbano. “Oggi viene decretato l’allarme rosso, lo avevamo ampiamente previsto, non si tratta per il momento di blocchi in via permanente ma di riduzioni del carico di prelievo sul Po”, ha spiegato Cirio che ha aggiunto: “Dobbiamo stare molto attenti a salvaguardare l’agricoltura piemontese ed è il motivo per cui abbiamo già attivato non solo un tavolo di crisi permanente che ci permette di avere tutti gli attori della filiera dell’acqua ma, in particolare, di agire con i concessionari dei bacini idroelettrici”.
LOMBARDIA – Continua a preoccupare anche la siccità in Lombardia. Sebbene per quanto riguarda l’uso civile “la situazione la nostra regione sia ancora sotto controllo”, il presidente della Regione Attilio Fontana ha invitato “i cittadini lombardi a fare un uso parsimonioso di un bene prezioso come l’acqua, evitando gli sprechi e riducendone l’utilizzo al minimo indispensabile”.
Per il presidente per affrontare il problema della siccità in Lombardia è necessario “mantenere un equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo con quelle legate all’utilizzo civile dell’acqua. Non devono esserci sofferenze né da una parte né dall’altra. Sarà un equilibrio difficile da trovare, ma faremo di tutto per evitare problemi maggiori”, ha detto in un’intervista a Lombardia Notizie, annunciando che sarà questa la sua posizione in conferenza delle Regioni.
Sul fronte agricolo per far fronte alla siccità in Lombardia, la Regione ha “assunto provvedimenti per cercare di regolare il deflusso dell’acqua proveniente dai bacini del comparto idroelettrico. È stato anche raggiunto un accordo con il mondo agricolo per salvare la prima semina e realizzare il primo raccolto. Si tratta – ha spiegato Fontana – di interventi utili a tamponare la criticità e a razionalizzare l’utilizzo dell’acqua ancora disponibile”.