Salvini contro Gentiloni: “Ho impressione che commissario Italia giochi con altra maglia”

(Adnkronos) – “Ogni tanto ho avuto l’impressione di avere un commissario italiano che giocava con la maglia di altre nazionali”. Lo ha detto Matteo Salvini durante l’evento sull’acqua organizzato dal ‘Tempo’ a Palazzo Wedekind, riferendosi, senza nominarlo, all’unico esponente italiano nell’esecutivo Ue, ossia quello agli affari economici e monetari Paolo Gentiloni. 

“Spero che Timmermans vinca le elezioni in Olanda così va a fare danni solo là. Ma ne ha già fatti diversi, per esempio sul tema delle auto elettriche”, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture aggiungendo che “la prossima legislatura europea sarà quella in cui si vive o si sopravvive. Penso ad alcuni temi demenziali fatti contro l’industria italiana, che è la più green. Ovviamente ci vuole commissario che faccia l’interesse dell’intera comunità e dell’Italia”. 

In serata è poi arrivata la dichiarazione dei capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. “Gentiloni è Commissario europeo solo del Pd o di tutti gli italiani? Le sue dichiarazioni assomigliano più a quelle di un esponente di sinistra alla festa de l’Unità che a quelle di un Commissario europeo italiano che dovrebbe anche curare gli interessi del nostro Paese”, hanno affermato. “Strano che quando al governo c’era il Pd non abbia mai detto nulla. Oggi si scopre un cuor di leone”. 

Immediata la replica del Pd. “Solito schema: la destra non trova soluzioni e allora cerca nemici. Il governo che attacca Gentiloni è la dimostrazione che di fronte ai problemi economici e sociali del Paese chi lo sta governando non ha idea di come affrontarli”,ko afferma la segretaria Dem Elly Schlein. 

Mentre il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia ricorda che “Paolo Gentiloni non ha bisogno di essere difeso. Paolo è il centravanti della squadra europea che noi abbiamo in testa, quella squadra di cui David Sassoli era il regista. Salvini dovrebbe avere rispetto di Paolo Gentiloni e della sua storia”. “Io chiedo a Salvini, uno che era abituato a mettere la maglia di Putin, poi quella ungherese e così via, di sapere quale idea di Europa questo governo ha in testa. Che farà sul Patto di stabilità? Cosa farà con il Mes? E non parliamo del caos che questo governo sta creando sul PNRR, mettendo in difficoltà centinaia di sindaci che non sanno come portare a termine i progetti avviati. Invece di attaccare Gentiloni Salvini e il governo Meloni ci rispondano e ci dicano quale manovra faranno. La verità è che sono in difficoltà, divisi sulle scelte, senza risorse per mantenere le promesse che hanno fatto e si inventano polemiche e alzano polveroni per parlare d’altro”, conclude Boccia. 

Anche per il leader di Azione Carlo Calenda “a differenza di Salvini, Gentiloni è una persona seria, preparata, che ha dimostrato un grande senso delle istituzioni italiane e europee. È anche ‘un gentiluomo’ nel senso antico della parola”. “Direi che Salvini gioca in un altro campionato, quello ‘Lonza e Mojito'”, scrive su Twitter. 

 

“No”. Così il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni risponde, intervistato al Festival della Politica di Mestre, nel Veneziano, a chi gli chiede se parteciperà in prima persona alla battaglia delle elezioni europee del giugno 2024. Secondo Gentiloni un “ribaltone europeo”, dopo le elezioni del giugno 2024, “non ci sarà”. Potranno esserci appoggi al nuovo presidente della Commissione anche da parte di altre forze, come è già accaduto nel 2019 con il voto del Pis polacco per Ursula von der Leyen: ad un grande Paese, ricorda Gentiloni, non conviene non votare la guida della Commissione, perché si autoinfliggerebbe “un handicap”. 

L’intesa tra Ppe, Socialisti e Liberali, aggiunge Gentiloni, “credo che abbia un futuro”, malgrado i “mal di pancia” provocati tra l’altro dai temi “ambientali. Alla fine – osserva – queste culture politiche sopravvivono, non sono affatto dimenticate o superate. Io penso che i fondamenti di questa Unione siano tuttora solidi. Non vuol dire che non ci possano essere apporti ulteriori: da una parte il M5S e dall’altra parte il Pis votarono per von der Leyen”, conclude. 

Il Partito Democratico “penso che abbia di fronte a sé un percorso piuttosto semplice”, anche se “è più facile a dirsi che a farsi, cioè quello di essere, banalmente, una forza di sinistra di governo”, dice il commissario. “Certamente – aggiunge – c’è uno spazio per i valori europei, di democrazia, dei diritti delle minoranze, la trasformazione ambientale. Il punto di crisi maggiore sarà sulla transizione climatica, che sarà la cartina di tornasole. E’ una battaglia di narrativa, che o la vinci o la perdi: se viene vissuta solo un insieme di regole punitrici, arrivederci. Ma, accanto a questi valori, deve esserci la credibilità di una forza di governo, in grado di costruire un’alternativa di governo”, perché l’equilibrio democratico dell’Italia ne ha “bisogno”, conclude 

 

 

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