Russia: “Nessun piano tregua per Pasqua ortodossa”. Bakhmut a ferro e fuoco

(Adnkronos) – ”Non è stato avanzato” alcun piano per una tregua nella guerra Ucraina-Russia in vista della Pasqua ortodossa, ”ma la Settimana Santa è appena iniziata”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una conferenza stampa. La Pasqua ortodossa cadrà il prossimo 16 aprile. “Non dimentichiamo che Mosca ha già presentato iniziative e ha aderito” a proposte di tregua, ”ma ha affrontato la riluttanza del regime di Kiev” ad accoglierle, ha sottolineato Peskov. 

RUOLO DELLA FRANCIA NELLA MEDIAZIONE – Il portavoce del Cremlino ha poi commentato la proposta del presidente cinese Xi Jinping all’omologo francese Emmanuel Macron di svolgere un ruolo di mediazione tra Russia e Ucraina. Difficile immaginare che la Francia possa svolgere un ruolo da mediatore nel conflitto in Ucraina, dal momento che Parigi è indirettamente e direttamente coinvolta nel conflitto dalla parte di Kiev, ha affermato Peskov. “Parigi ora non può rivendicare il ruolo di mediatore, perché Parigi si è schierata dalla parte di uno dei partecipanti al conflitto. Parigi, inoltre, è coinvolta sia indirettamente che direttamente in questo conflitto dalla parte dell’Ucraina. Pertanto, è ancora difficile immaginare qualsiasi tentativo di mediazione”, ha detto Peskov ai giornalisti. 

Il portavoce del Cremlino ha inoltre spiegato che il governo russo ”segue con interesse” la fuga di documenti riservati degli Stati Uniti in merito al conflitto in Ucraina. E, a una domanda circa il possibile coinvolgimento di agenzie russe, ha risposto che ”ormai è una tendenza incolpare la Russia, sempre e per tutto”. Il portavoce ha aggiunto che ”le fughe di notizie sono interessanti” e che ”tutti le stanno studiando, analizzando e discutendo ampiamente”. 

Per Peskov ”non può essere escluso” il fatto che gli Stati Uniti spiino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ”come fanno con altri”. “Il fatto che gli Stati Uniti abbiano da tempo iniziato a sorvegliare vari Capi di Stato, in particolare quelli europei, è emerso ripetutamente – ha affermato – Pertanto, non può essere escluso” che Zelensky sia sotto sorveglianza americana. 

ZELENSKY CHIEDE DI PARLARE CON MODI – Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto un colloquio con il presidente indiano Narendra Modi. Lo ha detto la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova spiegando che Zelensky vuole coinvolgere l’India e chiederle di svolgere un ruolo per la soluzione della crisi in Ucraina. Dzhaparova è in India per una visita di quattro giorni a Nuova Delhi, la prima di un ministro ucraino dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. 

LA SITUAZIONE A BAKHMUT – Riflettori costantemente accesi sulla situazione a Bakhmut. Le forze armate russe sono “passate alla cosiddetta tattica della terra bruciata” nella città assediata da settimane nella regione di Donetsk nell’Ucraina orientale, ha denunciato il colonnello generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, aggiungendo che la Russia ”sta distruggendo edifici e posizioni con attacchi aerei e fuoco di artiglieria”. La difesa ucraina continua, ha sottolineato Syrskyi, spiegando che ”la situazione è difficile, ma sotto controllo”. 

INTELLIGENCE GB – La Russia continua a dare priorità alle operazioni militari intorno a Donetsk, nell’Ucraina orientale, “spendendo risorse significative per guadagni minimi”. Lo ha affermato il ministero della Difesa britannico in una nota spiegando che negli ultimi sette giorni la Russia ha aumentato gli assalti corazzati intorno a Marinka, una piccola città a circa 20 chilometri a sud-ovest della città di Donetsk. 

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