(Adnkronos) – “Non ho mai fatto sesso a pagamento, non ho mai fatto sesso con Silvio Berlusconi. Lo dico da quando avevo 17 anni e sono costretta a ridirlo adesso. L’arma della prostituzione è stata la più semplice da dire alla gente. Non sono mai stata una prostituta, credo che dopo 13 anni delle scuse mi siano dovute’’. Lo ha detto Karima El Marough, in arte Ruby, ospite della puntata di ‘Porta a Porta’ che andrà in onda domani su RaiUno. “Non sono mai stata ascoltata in aula nelle prime fasi del processo. Ero parte lesa e quando non mi sono costituita parte civile automaticamente sono diventata la mente di questo circo e la prostituta minorenne. Io mi dicevo come mai sono finita in questa baraonda e circo mediatico? Sono contenta che sia capitato a una ragazza come me, con il mio coraggio e la mia forza, tante altre ragazze si sono tolte la vita per molto meno’’, ha aggiunto
Raccontando il primo incontro con Berlusconi Karima rivela: “Nel mio percorso ho incontrato sia persone perbene che cattive persone e per strada è più facile incontrarne di cattive. Ci sono state tante persone che mi hanno aiutata a non finire anche peggio di come è andata. Tra queste persone posso indicare anche il presidente Silvio Berlusconi’’. ‘’Io quella sera non sapevo dove stavo andando, lavoravo nei locali e giorno per giorno mi dicevano dove lavorare. Quella sera Lele Mora mi ha detto ‘preparati, stasera vai in un posto’. Mi accompagnò Emilio Fede che avevo già incontrato in un concorso in Sicilia, in macchina non gli ho fatto domande perché era sempre impegnato al telefono. Siamo arrivati davanti a questa casa enorme e bellissima e quello è stato il mio primo incontro con Berlusconi. Ci ho messo un po’ a realizzare chi fosse e quale fosse il suo ruolo e il suo potere. Quella fu una serata tranquilla: si è presentato, mi ha fatto sentire una persona normale e quasi come se appartenessi al suo ceto sociale. Ho partecipato a questa cena, era il 14 febbraio del 2010 e avevo con me un cuore di peluche da portare al mio fidanzato. Mi scusi le devo parlare, gli dissi. Lui chissà cosa si aspettava di importante. Gli dissi che dovevo fare una sorpresa al mio fidanzato, lui rimase meravigliato, mi chiamò una macchina e mi lasciò andare. Mi fece un regalo, non ho mai negato di aver ricevuto il suo aiuto. Sono stata sei volte a casa sua e mi ha sempre aiutato. Gli sarò sempre grata, ho provato stima più che per il suo ruolo per come mi aveva rispettata e trattata in casa sua’’.