Renzi: “Mi trasferisco in Commissione giustizia, seguirò ddl Nordio”

(Adnkronos) – “Ho accolto una bella idea di Enrico Costa e grazie alla disponibilità di Ivan Scalfarotto e Lella Paita abbiamo deciso che nelle discussioni sulla riforma Nordio io mi trasferirò in Commissione Giustizia lasciando la mia commissione a Ivan”. Così Matteo Renzi nella enews.  

“Dunque seguirò personalmente dalla Commissione il Ddl Nordio e con Enrico Costa abbiamo deciso che lavoreremo gomito a gomito presentando emendamenti insieme e giocando di sponda, lui alla Camera, io al Senato. Mi sembra un buon modo per provare ad affermare le idee su cui abbiamo lavorato al Governo insieme e su cui abbiamo fatto campagna elettorale insieme: ci proveremo!”.  

“A proposito di riforma della giustizia, ha ragione Paolo Mieli questa mattina sul Corriere della Sera. Anziché inseguire i fantasmi dell’ennesima contrapposizione ideologica, esasperata nel dibattito anche di questa ultima settimana, sarebbe utile recuperare lucidità e fare una riforma vera, che serve a tutti”, sottolinea Renzi. 

L’ex premier nella enews parla poi della “nuova sinistra” che “è molto ideologica. Maurizio Landini spiega oggi perché per lui il salario minimo è ‘solo l’inizio’ di una serie di battaglie per superare il JobsAct. L’obiettivo di certa sinistra è come al solito la nostra politica sul lavoro: jobsact, industria 4.0, irap, costo del lavoro, pir, super ammortamento, eccetera… Landini è così: anziché far opposizione alla Meloni preferisce farla al ricordo del nostro Governo. Contento lui, contenti tutti. Io preferisco l’idea della partecipazione dei lavoratori agli utili”.  

Renzi dice di essere “molto contento della decisione di istituire una Commissione di Inchiesta sul Covid”. “Capire perché Giuseppe Conte ha chiesto a Putin di far entrare i soldati russi in Italia, capire se le procedure per vendere mascherine e ventilatori hanno aperto la strada a arricchimenti personali ingiusti, capire se le chiusure e le riaperture sono state gestite con valutazioni scientifiche o sulla base di valutazioni umorali, capire se le politiche educative e scolastiche dalle riaperture ai banchi a rotelle sono state frutto di una strategia politica o di una valutazione populista, capire se abbiamo imparato qualcosa per il futuro di una eventuale emergenza alla luce di ciò che è accaduto, capire se tra la gestione Arcuri e la gestione Figliuolo non solo sui vaccini ci sono state differenze (per noi sì), capire che cosa è cambiato per la sanità pubblica dopo la pandemia: tutto questo per noi deve essere oggetto di grande attenzione”, sottolinea. 

“Italia Viva ha chiesto l’istituzione di una commissione di inchiesta da molti mesi, raccogliendo firme su questo e chiedendo l’impegno dei nostri iscritti durante le assemblee nazionali. Dunque oggi siamo felici che finalmente la Commissione di Inchiesta prenda forma. Mi colpisce che ci siano commentatori come Aldo Grasso ieri sul Corriere che definiscono demagogica la commissione di inchiesta sul Covid. Se non facciamo chiarezza sull’esercito russo in Italia, sulle politiche educative e scolastiche, sulle mascherine e i ventilatori, sulla modalità di gestione dell’emergenza, la tragedia del Covid sarà una volta di più una tragedia sprecata”. 

“La festa nazionale di Italia Viva dal 14 al 17 settembre. Dove? Sarà in una località di mare…”, annuncia Renzi nella enews.  

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