Renzi: “Meloni premier che aumenta le tasse”. Israele? “Escalation già iniziata”

(Adnkronos) – Meloni vista come premier che aumenta le tasse a capo di un governo che non ha risolto nemmeno un problema in un quadro internazionale in cui l’Ue, priva di leader, non tocca palla mentre in Israele l’escalation forse è già iniziata. E’ questo il quadro a tinte fosche tratteggiato da Matteo Renzi ospite oggi di In mezz’ora. 

“Meloni ha fatto una legge di Bilancio che aumenta le tasse. La presidente del Consiglio, che è molto empatica, è una donna che spesso indugia al vittimismo – afferma Renzi -, nel merito della legge di Bilancio, su cui un presidente del Consiglio va giudicato, ha aumentato le tasse”. Un cambio di passo rispetto agli esecutivi di centrodestra guidati da Silvio Berlusconi. “Il centrodestra con Berlusconi era conto le tasse, secondo il principio di Reagan non voleva le tasse. Con Giorgia Meloni – ribadisce il leader di Iv – aumenta le tasse”. 

Quanto a un possibile suo contributo, l’ex premier chiarisce: “Io do una mano al Paese non a chi mette tasse. Se mi si dice sei pronto a fare da stampella al governo Meloni, assolutamente no. Per due motivi – elenca Renzi – : gli elettori ci hanno votato all’opposizione e ritengo che il governo Meloni non stia rispondendo agli italiani, non ha risolto un problema”. 

Nonostante questo Renzi non vede cedimenti nell’esecutivo. “Faccio una previsione, penso che la tenuta della maggioranza sia molto solida. Non si dividono, non è il Pd che si divide in 28 parti, vanno al 2027. La tenuta della maggioranza non è a rischio, quella dei conti e della famiglie è molto a rischio”, chiosa. 

Quanto alla crisi internazionale che vede ora in primo piano la guerra tra Israele e Hamas, Renzi è tutt’altro che ottimista. “Siamo a un passo dall’escalation, forse l’escalation è già iniziata. Hamas ha scelto l’ultimo momento buono per far saltare tutto”, afferma in riferimento all’accordo che stava per essere raggiunto, con la mediazione Usa, tra Israele e i Paesi arabi moderati. “Nel disegno dei Paesi arabi moderati – dice Renzi – non c’era una sottovalutazione della Palestina. Negli accordi che stavano facendo con Israele c’erano tanti soldi ai palestinesi”. 

Ma una volta saltato tutto dopo l’attacco del 7 ottobre per Renzi è mancata la voce dell’Europa. “L’Unione Europea non tocca palla perché non ha leader. Punto. L’Ue deve essere chiara: Hamas è una organizzazione terroristica che ha fatto a Israele quello che faceva l’Isis. Poi i palestinesi hanno diritto ad avere uno Stato, ma chi li tiene prigionieri? Le bombe di Israele? No, quelli di Hamas”.  

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