Re Carlo cita il K-pop, il ‘Gangnam style’ protagonista a Buckingham Palace

(Adnkronos) – Re Carlo ha omaggiato, con inattesi riferimenti alla cultura popolare sudcoreana, il presidente Yoon Suk Yeol, nel primo giorno della sua visita nel Regno Unito. Il sovrano ha citato le star del K-pop Blackpink e Bts durante lo sfarzoso ricevimento a Buckingham Palace. Nel suo discorso ha elogiato la “straordinaria capacità della cultura sudcoreana di affascinare l’immaginazione”, anche e se ha ammesso di non avere molto di “quello che potrebbe essere chiamato Gangnam Style”. Da parte sua, il presidente Yoon ha affermato che in gioventù lui e i suoi amici “erano tutti fan dei Beatles, dei Queen e di Elton John”.  

Tra sfarzo, politica, ma anche cultura popolare e musicale, l’accoglienza sul tappeto rosso alla delegazione sudcoreana è stata un segno di rispetto verso un alleato e partner commerciale sempre più importante, in una regione dove crescono le tensioni con la Cina. C’è stata una grande affluenza al banchetto allestito nella sala da ballo di Buckingham Palace, con gli ospiti sudcoreani accolti dal re, dalla regina, dal principe e dalla principessa di Galles e dal primo ministro Rishi Sunak.  

Assente il ‘figlio’ più famoso della Corea del Sud, il calciatore degli Spurs Son Heung-min, a Buckingham Palace c’era comunque la band femminile K-pop Blackpink, mentre David Cameron, tornato in politica in prima linea come ministro degli Esteri, era seduto a un paio di posti dalla principessa Anna. Il leader laburista Keir Starmer e il leader Lib Dem Ed Davey erano anche loro tra gli ospiti, di fronte a un’elaborata tavola imbandita con sei diversi bicchieri di vino e una serie di posate in argento dorato. 

Il menu, scritto in francese, comprendeva uova in camicia, fagiano e una bomba di gelato al mango. I vini includevano uno Château Mouton-Rothschild del 1989 e un Camel Valley dalla Cornovaglia. Il servizio era del XIX secolo, con più di 4.000 pezzi, mentre i tavoli erano apparecchiati con simmetrica precisione, proprio come la parata militare che ha salutato il presidente Yoon. Ogni ospite aveva una targhetta personalizzata per il suo posto. Ma su alcune di queste c’erano solo i titoli, come per il primo ministro e per il ministro degli Esteri. 

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