Qatargate, Figà-Talamanca torna a casa: “Lavorerò ancora su diritti umani”

(Adnkronos) – Rilasciato senza condizioni nell’ambito del Qatargate, Niccolò-Figà Talamanca si dice pronto a tornare a dedicarsi “alla giustizia e ai diritti umani nel mondo, e magari adesso anche vicino a casa”. E aggiunge che “ci vorrà del tempo per riparare al dolore inferto, sia a me che alla mia famiglia”. E’ quanto si legge una nota diffusa oggi da Figà-Talamanca, fondatore della Ong Non c’è pace senza giustizia. 

“Felice di essere tornato a casa dalla mia famiglia, sono grato per le centinaia di messaggi di sostegno che ho ricevuto da tutto il mondo, da amici e colleghi che, certi della mia integrità, sono rimasti scioccati, come lo sono stato io, dall’idea che io potessi essere anche lontanamente accusato di presunti illeciti. Ho lavorato tutta la vita al fianco di persone che sono state ingiustamente incarcerate. Oggi sento di aver vissuto personalmente, anche se solo in minima parte, quello che alcuni di loro hanno sopportato per anni. Non vedo l’ora di dedicarmi di nuovo alla giustizia e ai diritti umani nel mondo, e magari adesso anche vicino a casa”, scrive Figà-Talamanca, rilasciato senza condizioni il 3 febbraio scorso dopo un interrogatorio da parte degli inquirenti del cosiddetto Qatargate, e dopo quasi due mesi nel famigerato carcere di Saint-Gilles da dove ha continuato a sostenere con fermezza la sua innocenza.  

Figà-Talamanca ha trascorso il fine settimana del 4-5 febbraio con la moglie e i figli nella loro casa di Bruxelles, e durante la settimana ha fatto visita ai genitori, alla famiglia e agli amici a Roma. “Ci vorrà del tempo per riparare al dolore inferto, sia a me che alla mia famiglia. A coloro che hanno espresso la loro solidarietà, voglio dire grazie: sappiate – conclude la nota – che per me e i miei cari ha fatto un’enorme differenza nei momenti più difficili”.  

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