(Adnkronos) – L’aereo di Evgheny Prigozhin, il capo della Wagner morto ieri con altre 9 persone nello schianto del suo jet in Russia, ha raggiunto la quota 28mila piedi – circa 8.500 metri – prima di entrare in una fase di instabilità, che lo ha portato a oltre 30mila piedi prima di iniziare una rapida discesa. I dati raccolti da FlightRadar24 mostrano che alle 18.19 locali il jet Embreaer ha iniziato a scendere alla velocità di 8.000 piedi al minuto prima che la trasmissione dei dati si interrompesse. Quindi, lo schianto nel quale – come hanno reso noto i media russi – con Prigozhin sono morte altre 9 persone: 3 membri dell’equipaggio e altri 6 passeggeri, compreso Dmitry Utkin, numero 2 della Wagner. Tutti i corpi sono stati recuperati.
L’aereo era decollato da Mosca ed era diretto a San Pietroburgo, lo schianto è avvenuto nell’area del villaggio di Kuzhenkino, nella regione di Tver. Secondo l’agenzia Tass, ufficialmente il velivolo è esploso nell’impatto col suolo dopo aver volato per circa mezz’ora. I video diffusi su Telegram mostrano un aereo che precipita e che apparentemente è privo di un’ala.
La Cnn, in particolare, ha chiesto l’opinione di un esperto di scienza aerospaziale, Miles O’Brien: “L’aereo viene giù velocemente in una spirale, seguito da un denso fumo. L’aereo era in fiamme e sembra che alcuni elementi strutturali, superfici aerodinamiche, manchino. Un aereo del genere non precipita in maniera catastrofica senza motivo”. Le ipotesi principali, secondo l’esperto, sono due: un’esplosione all’interno dell’aereo o un’esplosione provocata dall’esterno, magari da un missile. La Wagner, già nella serata di ieri, ha accusato senza mezzi termini la contraerea russa.
Intanto, è stato trovato a 3,5 chilometri dal luogo dell’incidente un frammento della coda dell’aereo, come ha riferito l’agenzia Ria Novosti. Il detrito si trova in una radura vicino all’ingresso del villaggio di Kujenkono, nella regione di Tver, a pochi metri dal cottage estivo di un residente locale.