(Adnkronos) – Valore generato: 893 milioni di euro nel 2021, il 92,2% distribuito agli stakeholder. Quasi 58 milioni di euro di investimenti negli stabilimenti e 1,15 milioni di euro nella comunità. Sul fronte dell’efficientamento dei processi produttivi, -22% dell’uso di acqua a livello industriale. Sono alcuni dei numeri del Rapporto di Sostenibilità 2022 di Sanpellegrino, azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche.
“La creazione di valore condiviso è un tassello fondamentale del modello operativo di Sanpellegrino che si riflette in piani industriali in grado di favorire una crescita sostenibile, e in progetti che contribuiscono a promuovere lo sviluppo economico e l’immagine turistica delle comunità in cui siamo presenti. Investiamo costantemente nel nostro Paese: nel 2021 abbiamo destinato 58 milioni di euro ai nostri stabilimenti che, spesso, rappresentano la principale realtà produttiva di questi territori – ha dichiarato Stefano Marini, amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino – La sostenibilità è parte integrante della nostra cultura aziendale. Vogliamo essere una Corporate Force for Good all’interno della società e ci impegniamo a raggiungere questo obiettivo amplificando l’impatto positivo e riducendo l’impronta ecologica della nostra attività”.
Il Bilancio di sostenibilità evidenzia quindi i benefici creati da Sanpellegrino per le persone, i territori in cui è presente e lo stesso Pianeta. Nel 2021, le ricadute positive in chiave economica si sono tradotte in 893 milioni di euro di valore generato: il 92,2% di questa cifra è stato distribuito agli stakeholder, solo il 7,7% è stato trattenuto all’interno dell’azienda. Ancora: l’attenzione alla crescita delle oltre 1.400 persone che lavorano negli uffici di Assago e nei siti produttivi di Lombardia, Veneto e Toscana, è una priorità per Sanpellegrino che, durante l’ultimo anno, le ha coinvolte in quasi 30mila ore di formazione. Nell’ultimo anno, il Gruppo ha anche assunto 228 persone, quasi la metà di età inferiore a 30 anni. Mentre in termini di equilibrio di genere, l’azienda conta il 43% di donne in posizione di vertice.
Costantemente impegnata a rendere sempre più efficienti e sostenibili le proprie attività, nel 2021 Sanpellegrino ha ridotto del 22% l’uso di acqua industriale rispetto all’anno precedente. Grazie all’intervento sulle macchine riempitrici e sui meccanismi di regolazione, l’azienda è arrivata anche a consumare 0,08 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale naturale imbottigliato, con un trend in diminuzione del 38% rispetto al 2020. Sul fronte dell’approvvigionamento energetico, fin dal 2011, il 100% dell’energia elettrica acquistata proviene da fonti rinnovabili certificate. Sanpellegrino implementa anche iniziative per recuperare e riutilizzare il 100% dei rifiuti che provengono dagli stabilimenti.
Quando al packaging, lo studio di materiali e tecnologie innovative in grado di coniugare la funzionalità e la sicurezza dei propri prodotti con la riduzione dell’impatto ambientale hanno portato, negli anni, il Gruppo ad aumentare la percentuale di materiale riciclato nelle bottiglie e negli imballaggi, arrivando nel 2021 a utilizzare 4.659 tonnellate di R-Pet al posto di un uguale quantitativo di Pet vergine, materiale al 100% riciclabile. L’azienda lavora da tempo anche sull’alleggerimento del packaging ed è stata la prima in Italia a lanciare nel 2021, una bottiglia costituita con il 100% di plastica riciclata (R-Pet).
Sanpellegrino sta lavorando anche per migliorare la logistica rendendola sempre più efficiente e sostenibile attraverso l’utilizzo massivo dei trasporti su rotaia, l’ottimizzazione dei carichi, partnership logistiche strategiche e l’uso di mezzi all’avanguardia alimentati a Lng, un combustibile a basse emissioni di anidride carbonica e di ossidi di azoto e soprattutto BioLng, gas naturale liquefatto biologico che annulla le emissioni di CO2. Grazie ai progetti di logistica sostenibile implementati negli anni, oggi più della metà dei prodotti del Gruppo viene trasportata su mezzi a basso impatto ambientale: il 22% dell’acqua minerale, degli aperitivi e delle bibite viaggia in treno, il 18% via mare, mentre il 24% del restante trasporto su gomma viaggia con mezzi alimentati con Lng e Bio-Lng.
Capitolo ripristino della biodiversità e valorizzazione del capitale naturale. Su questo fronte, la gestione responsabile e sostenibile dell’acqua è parte integrante del Dna del Gruppo che, oltre a preservare l’integrità delle sorgenti, ha deciso di sviluppare una serie di progetti per prendersi cura degli ecosistemi locali. Dal 2025, Sanpellegrino amplierà la portata delle proprie azioni aiutando la natura a trattenere più acqua di quanta l’azienda ne utilizza nelle proprie attività per generare un impatto positivo e rigenerativo sul ciclo idrologico. Verranno sviluppati progetti per riforestare aree depauperate e ripristinare zone umide in prossimità delle fonti.
Sanpellegrino sta anche sviluppando una serie di attività per valorizzare il capitale naturale nei pressi delle sorgenti e contribuire a diminuire le emissioni di CO2. Un esempio è la collaborazione avviata da Acqua Panna con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Federparchi per sviluppare azioni di rimozione delle emissioni attraverso l’aumento del ‘polmone verde’ costituito dalla riserva di Acqua Panna nel Mugello, oltre a censire e monitorare la flora e la fauna di questa area incontaminata di 1.300 ettari, tutelandola ulteriormente e rafforzando il suo ecosistema.
Il report di sostenibilità registra anche i commitment che Sanpellegrino si è proposta di raggiungere nei prossimi anni per avere un impatto positivo sul Pianeta. Il Gruppo intende: certificare entro il 2025 tutti i propri stabilimenti secondo lo standard dell’International Aws (Alliance for Water Stewardship) che incoraggia e premia l’impegno a seguire linee guida, riconosciute a livello internazionale, nella gestione sostenibile e condivisa delle risorse idriche locali; rendere entro il 2025 tutti i propri packaging riciclabili o riutilizzabili e utilizzare almeno il 50% di plastica riciclata per Levissima, S. Pellegrino e Acqua Panna; raccogliere entro il 2030 tante bottiglie quante ne produce; raggiungere, a livello di Gruppo, entro il 2050 l’obiettivo zero emissioni nette in linea con l’impegno stabilito dalle Nazioni Unite.