Perché Elon Musk dice di aver liberato Twitter

(Adnkronos) – Le parole non sono mai causali. A maggior ragione in questo caso. Elon Musk ha annunciato l’acquisizione di Twitter, ovviamente in un tweet, con una espressione “The bird is freed”, in italiano suona male ma la traduzione è “l’uccello è liberato”, che vuole sintetizzare i suoi obiettivi e l’intenzione di cambiare il social network, abituato a cinguettare secondo le sue regole. 

Come lo farà e perché sono le due domande che gli utenti, la comunità finanziaria, e anche il mondo politico, particolarmente attento al peso che hanno assunto le idee propagate via social, si stanno ponendo da quando è stata manifestata dal patron di Tesla l’intenzione di conquistare Twitter.  

Per ora ci sono alcune indicazioni sommarie e anche, volutamente, ambigue. Elon Musk ha affermato di voler “sconfiggere” i bot spam su Twitter, rendere disponibili pubblicamente gli algoritmi che determinano il modo in cui i contenuti vengono presentati ai suoi utenti e impedire che la piattaforma diventi una camera d’eco di odio e divisione, anche se limitando la censura. Eppure, non ha fornito dettagli su come realizzerà tutto questo e su chi gestirà l’azienda. 

Ha anche cercato di arginare le voci su un imminente piano di licenziamenti di massa. Anche se è partito azzerando i vertici, con l’amministratore delegato Parag Agrawal e il direttore finanziario Ned Segal costretti a fare gli scatoloni e, nel pieno rispetto della spietata tradizione americana, scortati fuori dalla sede centrale. Rassicurazioni anche verso gli inserzionisti del social network, che avrebbero potuto prendere come un pessimo segnale le sue intemerate contro le regole di moderazione e il codice di comportamento imposto finora agli utenti.  

Proprio i temi della censura, presunta o reale, e della libertà di espressione, anche questa opinabile nel confine mobile con la propaganda e l’uso distorto della cassa di risonanza mondiale che offre Twitter, sono centrali per capire le reali intenzioni del patron di Tesla. Le parole spese da Elon Musk, in una lettera aperta, indicano anche su questo fronte il tentativo di bilanciare gli strappi degli ultimi mesi: “Twitter ovviamente non può diventare un inferno libero per tutti, dove si può dire qualsiasi cosa senza conseguenze”. 

Twitter, però, in mano a un imprenditore miliardario e visionario come Elon Musk, è destinato sicuramente a cambiare. Come, e con quale profilo, lo diranno le scelte che arriveranno da domani. Ma difficilmente l’investimento di 44 mld di dollari resterà fine a se stesso. Twitter da oggi è uno strumento che Musk può usare per orientare e influenzare l’opinione pubblica. Ed è presumibile che lo faccia non per spirito filantropico ma per sostenere i propri interessi. (di Fabio Insenga) 

 

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