Pd, vicecapogruppo Ciani: “Non mi iscrivo. Su Ucraina dem possono cambiare idea”

(Adnkronos) – Sciogliere Demos? “No, è un partito a tutti gli effetti, chiederemo il 2xMille. E non mi iscrivo al Pd, a differenza dei colleghi di Articolo 1”. Così Paolo Ciani di Demos, neo eletto vicecapogruppo Pd alla Camera, a ‘Repubblica’. “Sicuramente è stato un segno di attenzione da parte della segretaria ai cattolici in generale, ma io non sono del Pd, quindi non posso dire: ora i cattolici si sentono a casa nel Pd”. 

Della gestazione per altri cosa pensa “Sono contrario” ma “non amo fare battaglie ideologiche, quindi sono favorevole alla registrazione dei figli di coppie Lgbt+. E il reato universale per la Gpa proposto dalla destra mi sembra proprio questo, una battaglia ideologica. Sbagliata”. 

In Parlamento è noto perché è l’unico del Pd che ha votato contro le armi all’Ucraina. “Sì, ho votato contro”. Nel gruppo del Pd altri si stanno avvicinando alla sua posizione? “Nel nostro popolo questa discussione c’è, è un fronte molto più ampio di come è rappresentato in Parlamento, nei numeri del gruppo. Il Pd la scorsa legislatura ha fatto una scelta legittima, dopo una novità sconvolgente e mentre sosteneva un governo di unità nazionale, ma ora dopo un anno e mezzo di guerra il partito può evolvere in nuove posizioni. Si può anche cambiare parere. Il no alle risorse del Pnrr per le munizioni è stato un salto di qualità, non sbagliato”. 

Numerose le reazioni alle sue dichiarazioni e Ciani commenta: “Vedo che le mie dichiarazioni rilasciate a Repubblica suscitano attenzione soprattutto perché sottolineano la mia indipendenza. E’ vero, non sono iscritto al Pd. Ma se mi sono convintamente candidato con la lista Pd-Idp è perché credo che sia possibile in questo Gruppo portare avanti molte delle mie convinzioni per la giustizia sociale e la pace”. 

“Le mie parole, quindi, non volevano essere una presa di distanza, ma miravano a sottolineare come alcune miei posizioni non impegnano certo né il Gruppo né il partito. Come è sempre stato per gli eletti indipendenti della sinistra, possono coesistere su alcune specifiche questioni punti di vista diversi senza che questi costituiscano profonde fratture”.  

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