Patto stabilità, stop anche in 2023. Dombrovskis: “Non è un liberi tutti”

(Adnkronos) – Il patto di stabilità resterà sospeso anche nel 2023, per il quarto anno consecutivo. Per la Commissione europea “sussistono le condizioni” per mantenere attivata la clausola di salvaguardia nel 2023, introdotta nel marzo 2020 davanti ai lockdown imposti dalla pandemia di Covid-19, e per disattivarla nel 2024, in ragione dell’”accresciuta incertezza” e dei “forti rischi al ribasso” per le prospettive di crescita nel contesto della guerra in Ucraina, dei rincari “senza precedenti” dell’energia e delle “continue interruzioni” nelle catene del valore.  

Il mantenimento della clausola nel 2023 fornirà lo spazio per le politiche nazionali di bilancio affinché siano in grado di “reagire all’occorrenza”, assicurando nel contempo una “transizione dolce” dal sostegno “generalizzato” all’economia durante la pandemia a misure più mirate e temporanee e alla “prudenza” necessaria ad assicurare la “stabilità” nel medio-lungo termine. La Commissione fornirà “orientamenti” su possibili cambiamenti al quadro di governance economica dopo la pausa estiva, “in tempo utile per il 2023”. 

La proroga dell’attivazione della clausola di salvaguardia anche nel 2023 “non significa” che il patto di stabilità sia disattivato, dato che la clausola fa parte del patto, e “non vuol dire liberi tutti”. Lo sottolinea il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis, presentando in conferenza stampa a Bruxelles il pacchetto di primavera del semestre europeo. La Commissione, aggiunge, “non intende aprire nuove procedure per deficit eccessivo in questa fase. Tuttavia, valuteremo di nuovo il rispetto dei criteri del deficit e del debito in autunno e ancora la prossima primavera. E presteremo particolare attenzione al rispetto delle raccomandazioni di oggi da parte degli Stati membri”. 

In Europa le politiche nazionali di bilancio “dovrebbero mettere insieme investimenti più elevati con il controllo della crescita della spesa corrente, il che è naturalmente particolarmente importante per i Paesi ad alto debito, cui si richiede di assicurare una politica di bilancio prudente per il 2023”, ha sottolineato dal canto suo il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Bruxelles. Da una parte, ha aggiunto, “siamo lontani dalla normalità economica”, dall’altra “non stiamo proponendo un ritorno alla spesa illimitata”. 

Poi la replica al leader della Lega Matteo Salvini il quale ha detto che se la Commissione europea vuole “massacrare” lavoratori, imprese e risparmiatori italiani usando il Pnrr la sua risposta sarà “no”. “La Commissione non ha nessuna intenzione di massacrare nessuno”, ha detto Gentiloni. 

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