Papa Francesco battezza 13 bambini. “Preghiamo per mamme ucraine e russe”

(Adnkronos) – “Cari genitori, grazie di aver portato qui i vostri figli, di averli fatti entrare in Chiesa. E questa è una giornata buona, perché non dimentichiamo quando siamo stati battezzati. È come un compleanno, perché il Battesimo ci fa rinascere alla vita cristiana. Per questo vi consiglio di insegnare ai vostri figli la data del Battesimo, come un nuovo compleanno: che tutti gli anni ricordino e ringrazino Dio per questa grazia di essere diventati cristiani. Questo è un compito che vi consiglio di fare”. Lo ha detto Papa Francesco che questa mattina ha presieduto nella Cappella Sistina la messa nel corso della quale ha amministrato il Sacramento del Battesimo a 13 bambini. 

“Questi bambini che voi portate adesso incominciano una strada, ma è a voi e ai padrini che spetta di aiutarli ad andare avanti su questa strada. Ci viene insegnato a pregare, da bambini: che imparino a pregare, come bambini, almeno a fare così con le mani, con i gesti… Che imparino la preghiera, da bambini, perché la preghiera sarà quello che darà loro forza durante tutta la vita: nei momenti buoni, per ringraziare Dio, e nei momenti brutti, per trovare la forza. È la prima cosa che voi dovete insegnare: pregare” ha detto Papa Francesco. 

“Adesso sono tutti zitti, e va bene. Ma forse qualcuno ‘darà il la’, incomincerà. E siccome i bambini sono sinfonici, tutti andranno dietro a questo. Lasciateli gridare, lasciateli piangere. Forse qualcuno piange di fame: allattateli. Con tutta libertà” ha aggiunto Bergoglio parlando a braccio nella Cappella Sistina.  

“L’importante – ha proseguito il pontefice – è che oggi questa celebrazione sia la festa, la festa dell’inizio di un bel cammino cristiano, nel quale voi aiuterete i vostri figli ad andare avanti. Forse qualcuno è troppo coperto e ha caldo: che siano comodi, che stiano comodi tutti. Noi festeggiamo con loro questo inizio di cammino. E a voi tocca aiutarli ad andare avanti. Perché io finisco qui, ma voi tutta la vita! Grazie di questa decisione di portarli al Battesimo”.  

Poi, nel primo Angelus celebrato in Vaticano dopo i funerali di Ratzinger, Francesco ha citato il Papa emerito a poco più di una settimana dalla morte. “Benedetto XVI – ha ricordato – ha affermato che ‘Dio ha voluto salvarci andando lui stesso fino in fondo all’abisso della morte, perché ogni uomo, anche chi è caduto tanto in basso da non vedere più il cielo, possa trovare la mano di Dio a cui aggrapparsi e risalire dalle tenebre a rivedere la luce per la quale egli è fatto'”. 

“Non dimentichiamo i nostri fratelli e le nostre sorelle ucraini, soffrono tanto per la guerra, per questo Natale in guerra, senza luce, senza caldo, soffrono tanto. Per favore, non dimentichiamoli” ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus ai fedeli in piazza San Pietro. 

“Oggi, vedendo la Madonna che porta il bambino nel presepio, che lo allatta, penso alle mamme delle vittime della guerra, dei soldati che sono caduti in questa guerra in Ucraina – le sue parole – Le mamme ucraine e le mamme russe, ambedue hanno perso i figli. Questo è il prezzo per la guerra, preghiamo per le mamme”. 

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