(Adnkronos) – “Gli indicatori relativi ai primi mesi dell’anno confermano la fase di quasi stagnazione dell’economia italiana, dopo un quarto trimestre 2022 caratterizzato da una dinamica appena negativa, seppure migliore delle aspettative, con una diminuzione congiunturale del valore aggiunto dello 0,2% (-0,1% il Pil). Anche il totale del terziario ha segnato un calo marginale, ma per i soli servizi di mercato (cioè al netto della pubblica amministrazione e del comparto delle locazioni) vi è stata una contrazione dello 0,6%, che costituisce una battuta d’arresto della risalita iniziata nel secondo trimestre 2021”. E’ quanto emerge dalla prima newsletter dell’Osservatorio del Terziario di ManagerItalia.
Tra il quarto trimestre del 2021 e il quarto del 2022, rileva ManagerItalia, “il valore aggiunto dell’insieme dei servizi di mercato è cresciuto del 2,5% (a fronte di 1,6% per il totale dell’economia) e tutti i sottosettori, con l’eccezione di finanza e assicurazione, hanno contribuito alla crescita; l’apporto decisamente più ampio è venuto da commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (1,7 punti percentuali) ma è stato significativo (0,4 punti) anche quello di informazione e comunicazione”.
Nel quarto trimestre 2022 tutti i sottosettori, sottolinea ManagerItalia, “hanno registrato una crescita del giro d’affari rispetto al trimestre precedente, trainata dall’aumento dei prezzi, peraltro inferiore a quello dell’insieme dell’economia. Nel comparto alloggio e ristorazione il fatturato è aumentato del 5,7%, in quello di informazione e comunicazione del 2,8%, nel trasporto e magazzinaggio dell’1,6% e nel commercio all’ingrosso dell’1,5%; per le attività professionali e per quelle di noleggio e agenzie di viaggio l’incremento è stato inferiore all’1%. Il clima di fiducia delle imprese dei servizi ha segnato nei primi mesi del 2023 un andamento incerto, seppure con valori più elevati di quelli dello scorcio finale del 2022; la tendenza sembra più positiva sia per trasporto e magazzinaggio, sia per alloggio e ristorazione”.
Per quanto riguarda nello specifico l’andamento del terziario, rileva ManagerItalia, “nel quarto trimestre del 2022, l’indice del fatturato dei servizi è cresciuto dell’1,8% rispetto al trimestre precedente. La divaricazione crescente tra la dinamica – molto più positiva – del fatturato e quella del valore aggiunto è spiegata dall’effetto dell’inflazione, che peraltro nel terziario è risultata significativamente inferiore a quella aggregata: nel quarto trimestre del 2022 i prezzi al consumo dei servizi hanno segnato un aumento tendenziale del 4,4% e quelli alla produzione (che riguardano le transazioni business) sono cresciuti del 3,6%”.
A livello disaggregato, tutti i sottosettori, si rileva, hanno registrato una crescita del giro d’affari nel quarto trimestre del 2022 rispetto al trimestre precedente. La performance migliore è del comparto alloggio e ristorazione, il cui fatturato è aumentato del 5,7% seguita da quella di informazione e comunicazione (+2,8%), trasporto e magazzinaggio (+1,6%), commercio all’ingrosso (+1,5%), attività professionali (+0,8%) e noleggio e agenzie di viaggio (+0,5%).
Tuttavia, in alcuni comparti, la crescita del fatturato è stata trainata dall’inflazione. I dati congiunturali del valore aggiunto mostrano infatti una decrescita del 1,4% per l’aggregazione di commercio, trasporti, alloggio e ristorazione, e una decrescita del 0,5% per attività professionali. È inoltre interessante osservare il contributo dei sottosettori alla dinamica del valore aggiunto in volume dei servizi di mercato, su diversi orizzonti temporali.
In termini congiunturali, nel quarto trimestre l’aggregazione di commercio, trasporti, alloggio e ristorazione, rileva ManagerItalia, ha impresso un significativo contributo negativo (circa -0,7 punti percentuali) alla variazione del valore aggiunto dei servizi di mercato, e le attività professionali hanno determinato un apporto più contenuto (-0,1 punti percentuali). Gli altri comparti hanno fornito deboli contributi positivi: +0,1 punti il settore informazione e comunicazione e valori quasi nulli per gli altri servizi e finanza e assicurazione. Al netto del contributo di commercio, trasporti, alloggio e ristorazione, gli altri comparti del terziario hanno contribuito un totale di +0,08 punti percentuali alla crescita congiunturale del valore aggiunto dei servizi di mercato.
In termini di dinamica tendenziale (ossia confrontando il 4 trimestre del 2022 con il quarto trimestre del 2021), tutti i sottosettori, eccetto finanza e assicurazione hanno contribuito alla crescita (pari al 2,5% per l’insieme dei servizi di mercato), con una spinta particolarmente ampia (+1,7 punti percentuali) di commercio, trasporti, alloggio e ristorazione, e significativa (+0,4 punti) di informazione e comunicazione. I dati annuali permettono di considerare i singoli contributi dell’aggregato che include commercio, trasporti, alloggio e ristorazione: l’apporto maggiore (+2 punti percentuali) è venuto da trasporto e magazzinaggio, significativo (+1,8 punti) è stato quello di alloggio e ristorazione, mentre il commercio ha contribuito per solo un punto percentuale.