Nessuna scolaresca al comizio di Conte, Governo risponde a Italia viva

(Adnkronos) – Nessuna partecipazione di alunni di una scuola primaria ad un comizio del leader M5S Giuseppe Conte: soltanto una presenza casuale in zone adiacenti durante un’uscita programmata da tempo, con una sosta imprevista nei pressi del palco per ripararsi dalla pioggia. Lo ha spiegato la sottosegretaria all’Economia Alessandra Sartore, rispondendo alla Camera ad un’interpellanza presentata da Italia viva, prima firmataria la capogruppo, Maria Elena Boschi, per denunciare la partecipazione di una scolaresca ad un’iniziativa elettorale dell’ex premier a Canosa in occasione delle ultime Amministrative. 

“Dalla relazione inviata dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Carella”, ha sottolineato l’esponente dell’Esecutivo, risulta che l’insegnante di scuola dell’infanzia dell’istituto citata nell’interpellanza e “presente nella lista elettorale del candidato a sindaco” Roberto Morra, “il giorno del comizio era assente dal servizio per motivi personali. Non corrisponde, quindi, al vero che la docente avrebbe condotto gli alunni nella piazza dove si teneva il comizio dell’ex presidente del Consiglio”.  

“Nella stessa giornata, tre classi della scuola primaria -ha aggiunto la sottosegretaria Sartore- hanno effettuato, nel corso della mattinata, un’uscita per attività connesse alla chiusura dell’anno scolastico, già precedentemente programmata (30 maggio) e per la quale i genitori degli alunni avevano sottoscritto l’autorizzazione”. 

“Inoltre, dal confronto tenutosi tra la dirigente scolastica e le docenti coinvolte, è emerso che queste ultime non erano a conoscenza dell’evento elettorale, il che esclude qualsiasi collegamento con l’uscita programmata. L’Ufficio scolastico regionale ha concluso che quanto segnalato -ha infine affermato Sartore- è il frutto di casuali coincidenze, non essendo attribuibili alle docenti, indirettamente e involontariamente coinvolte, alcuna intenzione di far partecipare gli alunni a un comizio elettorale”. 

“Una risposta assolutamente ridicola”, ha replicato il deputato di Italia viva Massimo Ungaro. “Sarebbe stato molto più serio, da parte del Governo, dire che non c’erano elementi sufficienti per rispondere e prendere più tempo, perché non è assolutamente possibile che queste istanze insieme siano solo frutto di coincidenze. Questo è assolutamente impossibile. La verità è che qui c’è stata una strumentalizzazione bieca di bambini minorenni, di alunni di elementari, a fini politici, e nessuno si vuole assumere la propria responsabilità”. 

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