Mutui e aumento tassi interesse, quanto cresce la rata

(Adnkronos) – Il rialzo dei tassi sui mutui di febbraio rappresenta “una stangata” da 159 euro in più al mese per le famiglie italiane rispetto a un anno fa. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, nel commentare i dati diffusi dalla Banca d’Italia secondo cui a febbraio salgono oltre la soglia del 4% i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. “Considerando l’importo e la durata media di un mutuo – aggiunge – un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro, con un rincaro pari a 159 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1908 euro”, conclude Dona. 

“Un mutuo a tasso variabile costa oggi fino a 3.240 euro in più rispetto al 2021”, afferma dal canto suo il Codacons. “Se si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dallo scorso anno – indica l’associazione – la rata mensile di un mutuo a tasso variabile è salita complessivamente tra i 210 e i 270 euro rispetto a quanto pagato nel 2021. Questo significa che su una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, le ripercussioni economiche sulle famiglie che hanno acceso un mutuo a tasso variabile sono comprese tra i +2.520 e + 3.240 euro all’anno”. 

“Un mercato, quello dei mutui, che vale in Italia 426 miliardi di euro, e non è certo un caso se, nell’ultimo anno, ben 2,4 milioni di famiglie con un mutuo a tasso variabile hanno dichiarato difficoltà nel pagamento delle rate”, conclude l’associazione.  

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