Migranti, scintille in maggioranza su stop a emendamenti Lega

(Adnkronos) – Scintille nella maggioranza sul tema dei migranti e del dl Ong del ministro Matteo Piantedosi, atteso in Aula a Montecitorio la prossima settimana. Casus belli gli emendamenti della Lega, una quindicina depositati nelle commissioni Affari costituzionali e Trasporti, che sono stati stoppati perché ritenuti ‘inammissibili’. Decisione presa dai due presidenti delle Commissioni, l’azzurro Nazario Pagano della I e il meloniano Salvatore Deidda, titolare della VII. Uno stop inizialmente motivato con la necessità di fare in tempo per l’approdo in Aula, come spiegava all’AdnKronos Riccardo De Corato, deputato di Fdi e vicepresidente della Prima Commissione.  

“Ci sono 263 emendamenti dell’opposizione, se si aggiungono quelli della Lega ho la sensazione che qualcosa si ingarbugli”, ricorda il meloniano. Che poi aggiungeva: “E’ una questione di metodo, non di merito. Martedì il provvedimento va in Aula e quindi bisogna chiudere. Abbiamo una opposizione scatenata…”. Parole che hanno registrato la reazione piccata della Lega, che per bocca di Igor Iezzi fa sapere che il partito di Salvini farà ricorso contro la decisione degli alleati. Quanto sta avvenendo “è gravissimo, perché le ammissibilità non possono sottostare a ragionamenti politici”, dice il fedelissimo di Salvini all’Adnkronos, capogruppo della Lega in Commissione Affari Costituzionali.  

A chiarire il merito anche ‘tecnico’ dello stop interviene allora il presidente della prima Commissione, l’azzurro Nazario Pagano che assicura che “non c’è nessuna motivazione di natura politica dietro l’inammissibilità degli emendamenti della Lega al decreto Ong. E inoltre sottolineo che non ho ricevuto alcuna pressione”. 

“Abbiamo fatto un’istruttoria molto approfondita – sottolinea Pagano all’AdnKronos – che è solo tecnica, non politica. Il decreto legge in esame riguarda esclusivamente il tema del soccorso in mare ed è stato impostato così non da me ma dal Consiglio dei ministri. E’ una questione di interpretazione”, sottolinea l’esponente azzurro.  

Che ribadisce: “E’ un fatto solo tecnico, il provvedimento riguarda solo il soccorso in mare: se tu mi presenti un emendamento che, per esempio, riguarda la prima accoglienza, il rimpatrio… queste sono questioni fuori tema rispetto al soccorso in mare”. Parole che per Iezzi non bastano: “Non è così”, insiste il leghista.  

Lo scontro finisce nel dibattito politico di oggi. Le opposizioni accusano Salvini di aver tentato di reintrodurre i suoi decreti sicurezza. Un blitz che “per il momento è fallito perché i presidenti delle due commissioni hanno dichiarato inammissibili quegli emendamenti con una pronuncia che non lascia spazio a contestazioni perché si rifà alle pronunce della Corte Costituzionale e al Regolamento della Camera”, dice Riccardo Magi di Più Europa. Filiberto Zaratti, capogruppo di alleanza verde sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera mostra soddisfazione per lo stop “a una forzatura inutile sul piano procedurale oltre che odiosa per il tentativo di ridisegnare in senso restrittivo le norme in materia di immigrazione, in particolare quelle sui ricongiungimenti”.  

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