Migranti, naufragio Crotone: barca partita da Turchia verso Calabria

(Adnkronos) – I migranti morti oggi nelle acque di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone, erano partiti presumibilmente dalla Turchia. Il loro barcone, diretto verso la Calabria era stato avvistato nella serata di ieri da un velivolo Frontex in attività di pattugliamento. L’imbarcazione era partita probabilmente dalla città turca di Izmir, circa 4 giorni fa. La stima delle persone presenti a bordo dell’imbarcazione è di 160-180 migranti di diverse nazionalità: afghani, pachistani, turchi e somali. 

“La Turchia in genere riesce a bloccare le navi che partono ma in questo momento è ferita da continui terremoti forse i controlli sono allentati”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando la necessità di un’azione coordinata europea per “bloccare le partenze, non solo controllando le frontiere marittime dei Paesi” di partenza.  

A quanto si legge in una nota della Guardia di Finanza Roan di Vibo Valentia, il barcone è stato avvistato a circa 40 miglia dalle coste crotonesi ed è stato immediatamente attivato il dispositivo per intercettarlo, con la vedetta V.5006 della Sezione Operativa Navale Gdf di Crotone e il Pattugliatore Veloce P.V. 6 “Barbarisi” del Gruppo Aeronavale Gdf Taranto, che, nonostante le proibitive condizioni del mare che questa notte insistevano lungo le coste, si sono impegnati nella ricerca. 

Tuttavia, “le unità del Corpo, nonostante gli sforzi operati per raggiungere il target, considerate le difficili condizioni meteomarine e l’impossibilità di proseguire ulteriormente in sicurezza, facevano rientro agli ormeggi di base. Veniva così attivato il dispositivo di ricerca a terra, lungo le direttrici di probabile sbarco, coinvolgendo anche le altre forze di polizia nelle ricerche lungo la costa. Successivamente, le pattuglie e i soccorsi nel frattempo giunti sul posto, non potevano far altro che constatare lo spiaggiamento dell’unità ormai completamente smembrata. Purtroppo al momento non è certo il bilancio delle vittime, in quanto le ricerche sono ancora in corso, sia sul mare che via terra, lungo tutto il tratto costiero”. 

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