Merck, nel 2022 utili per 3,34 mld e vendite nette in crescita del 12,9%

(Adnkronos) – Il gruppo tedesco Merck, leader nel settore della scienza e della tecnologia, chiude in positivo l’anno 2022, con un utile al netto delle imposte di 3,34 miliardi di euro, in crescita di 0,27 miliardi rispetto al 2021, e prevede un 2023 ‘sfidante’. Nonostante le difficoltà determinate dalla congiuntura geopolitica ed economica che hanno caratterizzato l’esercizio 2022, dunque, Merck ha registrato una crescita redditizia. Sono questi i dati che emergono dalla presentazione dei dati economici relativi al 2022. Il fatturato netto del Gruppo è aumentato del 12,9% sul 2021, attestandosi a 22,23 miliardi di euro. A trainare la crescita sono il comparto ‘Life science’ e quelli ‘Healthcare’ ed ‘Electronics’, rappresentando da soli quasi il 90% della crescita totale delle vendite.  

Anche l’Ebitda pre, l’indicatore delle performance economiche che misura gli utili lordi prima che vengano sottratti interessi, tasse, svalutazioni e ammortamento, nel 2022 è aumentato del 12,2% (organicamente: del 6,1%), raggiungendo i 6,849 miliardi di euro. Il margine di Ebitda pre è stato del 30,8%. L’utile per azione pre è stato di €10,05, con un aumento del 15,3% rispetto all’anno precedente. Per questo motivo, il comitato esecutivo e il consiglio di sorveglianza proporranno all’assemblea generale annuale del 28 aprile prossimo, un dividendo di 2,20 euro per azione, pari a 0,35 euro o il 19% in più rispetto al precedente esercizio.  

Intervenendo all’apertura della conferenza, Belén Garijo, presidente del comitato esecutivo e Ceo di Merck, ha espresso soddisfazione per il bilancio 2022 e ha parlato di un anno ‘sfidante’ riferendosi al 2023: “Nonostante le difficoltà e le sfide che l’anno scorso ha portato con sé, siamo riusciti a registrare una crescita redditizia. Il forte sviluppo del nostro core business ‘Life science’ ha più che compensato il calo previsto della domanda legata al Covid-19. Anche altri motori di crescita strategici, ossia i nuovi ‘prodotti per la sanità’ e la nostra attività ‘soluzioni per i semiconduttori’, hanno ottenuto buoni risultati nell’esercizio finanziario 2022”.  

Organicamente, Merck ha generato un aumento del 6,4% del fatturato del Gruppo nell’esercizio 2022. Gli effetti positivi dei cambi, pari al 6,1%, derivano principalmente dall’andamento del dollaro statunitense e del renminbi cinese. L’acquisizione dell’organizzazione di sviluppo e produzione a contratto di biofarmaci Exelead, Inc., USA (Exelead), ha aumentato il fatturato dello 0,4%. L’Ebitda pre ha registrato una crescita organica del 6,1% con un effetto cambio positivo dello 6,4% e un effetto di portafoglio leggermente negativo del -0,3%.  

“La nostra forza innovativa e la diversificazione globale sono i pilastri fondamentali della nostra resilienza – ha aggiunto Belén Garijo – Grazie al nostro ampio posizionamento, siamo fiduciosi che raggiungeremo il nostro obiettivo finanziario a medio termine di 25 miliardi di euro di fatturato entro il 2025, basandosi esclusivamente sulla crescita organica – con la possibilità di accelerare ulteriormente la nostra crescita attraverso potenziali acquisizioni e accordi di in-licensing”. 

Nel complesso, Merck ritiene che il 2023 sarà un anno difficile. A ciò contribuiranno il rallentamento del mercato dei semiconduttori, la diminuzione della domanda legata al Covid-19 e il persistere di un’inflazione elevata. Ciononostante, l’azienda ribadisce il suo obiettivo finanziario a medio termine di €25 miliardi di fatturato entro il 2025.  

Per l’esercizio finanziario 2023, Merck prevede una crescita organica da leggera a solida del fatturato netto. Tutti i settori di attività contribuiranno a questo risultato e i principali motori della crescita saranno rappresentati dai settori ‘Soluzioni di processo’ e ‘nuovi prodotti per la sanità.’ Il core business – senza le vendite legate al Covid-19 – dovrebbe registrare una crescita organica del fatturato netto da solida a forte. Per quanto riguarda l’Ebitda pre, che risentirà dell’inflazione dei costi, Merck ipotizza da un calo moderato a uno sviluppo piuttosto stabile a livello organico.  

Sulla base delle ipotesi attuali, Merck prevede che effetti negativi dei cambi compresi tra il -1% e il -4% peseranno sia sul fatturato netto sia sull’Ebitda pre.  

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