Marmolada, Cai Lombardia: “In montagna formazione è fondamentale”

(Adnkronos) – “I fatti della Marmolada ce li abbiamo tutti negli occhi; certamente il caldo che in questi mesi abbiamo avuto è decisamente anomalo ed effettivamente anche la situazione dei ghiacciai della Lombardia ne risente. Però il rischio in montagna c’è sempre, come in tutte le cose della vita, per questo noi del Cai cerchiamo di dare tutta la formazione necessaria affinché le persone possano affrontare la montagna con giudizio”. Lo ha detto all’Adnkronos il presidente del Cai Lombardia, Emilio Aldeghi. 

Il presidente del Cai lombardo sottolinea che “eliminare i rischi non è mai possibile e la montagna va necessariamente affrontata con la testa”. Del resto, “salire sotto una cresta dove c’è un ghiacciaio, in questo momento, diventa un rischio altissimo”, anche se “ho seguito con attenzione i fatti e mi sento di dire che gli escursionisti che sono rimasti vittime del crollo sulla Marmolada erano persone esperte, dotate anche di attrezzature idonee”. Il fatto è che “eventi come questo sono talmente improvvisi che in realtà è impossibile dare un giudizio”.  

Proprio sul fronte formazione, Aldeghi spiega che domani a Milano verrà presentata una iniziativa, promossa dal Cai e da Assorifugi Lombardia, patrocinata e finanziata dal Consiglio regionale della Lombardia, per dare la possibilità ai ragazzi fino a 16 anni di vivere un’esperienza in uno degli oltre cento rifugi alpini lombardi che hanno accettato di mettersi a disposizione del progetto, per promuovere tra i giovani la conoscenza della montagna e delle sue caratteristiche ambientali.  

Fino alla fine del mese di settembre le famiglie potranno ottenere un voucher gratuito per due notti e trattamento di mezza pensione con colazione e cena per due figli, in uno dei rifugi indicati sul sito www.cailombardia.org: “Ieri, nel primo giorno di apertura delle iscrizioni, abbiamo ricevuto già 28 richieste”, avverte Aldeghi. Si tratta di “un trend positivo e interessante, a dimostrazione che l’iniziativa sembra essere stata accolta di buon grado”.  

Ogni famiglia potrà iscrivere gratuitamente fino a due figli, mentre per eventuali altri figli occorrerà versare una quota. Quanto agli adulti che li accompagnano, invece, non c’è un limite di partecipazione, dal momento che per loro la quota è a pagamento. “E questo -precisa il presidente del Cai Lombardia- per fare in modo che possa usufruirne il più ampio numero di giovani possibile”. Le iscrizioni dovrebbero essere aperte fino al penultimo giorno del progetto, il 25 settembre, “sempre che il budget che è stato messo a disposizione non si esaurisca prima”. 

Finora i rifugi che hanno aderito sono 58 in tutta la Lombardia: “Alcuni di questi organizzano escursioni e gite con personale qualificato; altri invece che fungono solo come posto di ristoro e pernotto”. Tuttavia “abbiamo chiesto a tutti i rifugisti un impegno in più, quello di spiegare ai ragazzi l’ambiente e la vita del rifugista, creando una sorta di formazione che punti l’attenzione sull’aspetto ambientale”. Del resto “nessuno come il rifugista conosce bene il suo ambiente ed è dunque una fonte di conoscenza importantissima per i ragazzi”. E dunque, conclude Aldeghi, “ai genitori dico: fate imparare ai vostri ragazzi a conoscere la montagna, la natura e l’ambiente; credo che possiate guadagnarci non solo in salute ma anche in ricchezza interiore”.  

 

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