(Adnkronos) – “Non so se il Movimento sia finito. Potrebbe avere una possibilità se saprà fare delle scelte scomode, difficili e radicali, come quelle controcorrente su cui nacque. Potrei riavvicinarmi al Movimento, ma ad una condizione, che è l’unica accettabile per i tanti delusi (me per primo) di queste ore: uscissero dal governo e facessero opposizione”. Così Alessandro Di Battista, ex parlamentare M5s a Tpi.
“Lo strappo – insiste Di Battista – andrebbe fatto subito, ora, prima dell’estate. Non può essere una svolta dell’ultima ora, magari poco prima del voto. Mi siederei al tavolo con Conte se uscisse dal governo prima dell’estate. Anche se sedersi non significa rientrare”.
“A mio avviso il governo Draghi è stato l’errore più grave di tutti. Non è un caso che su quella scelta io abbia lasciato il Movimento. Con il senno di poi – prosegue l’ex parlamentare pentastellato – sono ancora più convinto: una delle decisioni più lucide della mia vita. Per quattro poltrone da ministro ci siamo ridotti a fare i portatori d’acqua altrui. Se il Movimento avesse detto no, oggi Draghi se ne starebbe a Città della Pieve e questo sarebbe stato sicuramente meglio per il popolo italiano. Il principale artefice di quel governo è stato Beppe Grillo – attacca Di Battista – . E in pochi hanno avuto il coraggio di contrastarlo. Io gli parlai e gli dissi: ‘Beppe, si tratta di un suicidio per il Movimento’. Lui mi rispose che ero troppo negativo”.