(Adnkronos) – “Concedere la cittadinanza italiana ai bambini che seguono il corso di studi con i nostri ragazzi deve suscitare delle idee e non delle ideologie per trovare le risposte adeguate”. Lo ha evidenziato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, in apertura della sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, a proposito dello ius scholae.
Una delle sfide su cui anche la Chiesa è chiamata a misurarsi è quella del fenomeno migratorio, un tema “sempre seguito con attenzione dalla Chiesa . La migrazione – ha osservato il cardinale – è stata troppo a lungo affrontata come fenomeno emergenziale o con approccio ideologico, mentre rappresenta un fatto strutturale della società e richiede approccio umanitario, realistico, istituzionale, di sistema e di visione del futuro per difendere e onorare la propria identità”.
Il presidente della Cei ha poi fatto riferimento a quanto pronunciato dal cardinale Angelo Bagnasco nel 2013 quando affermava che “è in gioco il diritto fondamentale della persona che in quanto tale deve essere salvaguardato”. Senza dimenticare l’appello di Benedetto XVI che, nel messaggio er la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 2013, invitava “ad evitare il rischio del mero assistenzialismo, per favorire l’autentica integrazione, in una società dove tutti siano membri attivi e responsabili ciascuno del benessere dell’altro, generosi nell’assicurare apporti originali, con pieno diritto di cittadinanza e partecipazione ai medesimi diritti e doveri”.