(Adnkronos) – L’Istat, in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha attivato il 30 giugno 2022 il Catalogo Nazionale Dati per l’interoperabilità semantica dei sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni. L’Istituto, in qualità di ente attuatore, ha raggiunto nei tempi pianificati il primo obiettivo previsto dalla Missione 1 – Componente 1 – Sub Investimento 1.3.1 del Pnrr, pubblicando il portale di accesso al Catalogo Nazionale Dati al link www.schema.gov.it, che consentirà di sviluppare e incrementare l’interoperabilità tra i dati di interesse nazionale.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (pnrr) prevede una linea di investimento dedicata alla Transizione Digitale e, in particolare, alla componente dati e all’interoperabilità tra le basi informative delle pubbliche amministrazioni, denominata Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd).
L’investimento prevede, tra gli altri interventi, prosegue la nota Istat, la realizzazione di un Catalogo Nazionale Dati, con l’obiettivo di fornire un modello e uno standard comune e favorire lo scambio, l’armonizzazione e la comprensione delle informazioni tra le amministrazioni pubbliche, nell’ambito della Piattaforma Digitale Nazionale Dati e del Single Digital Gateway (lo Sportello Digitale Unico, anch’esso previsto dal Pnrr). Il Catalogo metterà a disposizione degli enti vocabolari controllati e classificazioni capaci di rendere più funzionale l’accesso a basi informative diverse.
Ciò sarà reso possibile, prosegue l’Istat attraverso un lavoro di mappatura delle banche dati e dei flussi informativi e di sviluppo e condivisione di schemi di dati attraverso il catalogo. Il tutto nell’ottica di un rafforzamento della sicurezza nella PA, in termini di cybersecurity e di maggiore efficienza e accessibilità dei servizi.
Grazie alle proprie competenze tecniche e metodologiche, l’Istat è il soggetto attuatore del progetto Catalogo Nazionale Dati, fornendo anche servizi di formazione e di supporto per accompagnare le pubbliche amministrazioni nel percorso di sviluppo e pubblicazione di nuovi asset volti ad arricchire il catalogo.
Per gestire la complessità del progetto è prevista la costituzione di un Comitato di attuazione per il governo e l’indirizzo dell’accordo, cui partecipano il Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Istat, ma aperto anche ad altri possibili soggetti pubblici, quali Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), PagoPA e Cnr CNR. Per lo sviluppo del Piano progettuale, che prevede un budget di 10,7 milioni di euro, è richiesto un importante impegno di risorse umane con elevate competenze, da reclutare mediante nuove assunzioni. Per l’Istat, specificatamente, è prevista la selezione di un contingente fino a 25 persone a tempo pieno, con competenze tecniche, tematiche, metodologiche e giuridiche.