Israele, oltre 900 morti: “Ripreso pieno controllo confine con Gaza”

(Adnkronos) – L’esercito israeliano ha ripreso il pieno controllo del confine con la Striscia di Gaza, dopo l’assalto di sabato mattina da parte di Hamas secondo le ultime news di oggi 10 ottobre. Lo ha reso noto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, secondo cui “nell’ultimo giorno non un solo terrorista è entrato attraverso la barriera” che era stata fatta saltare in aria tre giorni fa in diversi punti da parte dei miliziani. 

Durante la notte, secondo quanto riferito, le Forze di difesa israeliane hanno colpito oltre 200 obiettivi nella Striscia di Gaza. I siti includono un deposito di armi in una moschea, un appartamento usato dalle forze missilistiche di Hamas e altre installazioni militari. 

Continua intanto a salire il bilancio delle vittime dell’attacco di Hamas in Israele, bilancio arrivato a 900 morti, scrive Haaretz. Secondo quanto riferisce l’ufficio stampa del governo israeliano sono 2.600 le persone ferite. Solo al rave attaccato da Hamas in Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza, si contano 260 morti. Sale anche il bilancio delle vittime tra i palestinesi dopo la risposta di Israele con i raid aerei condotti dalle forze armate sulla Striscia di Gaza e in Cisgiordania in rappresaglia: almeno 687 palestinesi sono stati uccisi dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità nell’enclave costiera assediata. Il ministero ha anche affermato che circa 3.726 persone sono rimaste ferite. 

L’assedio di Israele a Gaza in risposta all’attacco di Hamas al Paese di sabato scorso “è solo l’inizio”. Parola del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che è tornato a parlare nella serata di ieri senza però specificare se ai raid seguirà anche un’invasione di terra. 

Il primo ministro ha aggiunto che Israele farà di tutto per liberare i prigionieri detenuti a Gaza, ma ha avvertito che “si stanno avvicinando giorni difficili” per lo Stato ebraico, giorni che potrebbero creare le premesse per un conflitto che potrebbe richiedere settimane, o anche di più, per concludersi. 

A ordinare ieri “un assedio totale” alla Striscia di Gaza – interrompendo anche la fornitura di gas, acqua e carburante, in risposta all’attacco -, è stato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Intanto “i corpi di circa 1.500 terroristi palestinesi sono stati ritrovati in territorio israeliano vicino al confine di Gaza”, scrive su X il Jerusalem Post. 

E’ arrivato intanto l’ultimatum di Hamas sugli ostaggi, tra cui con ogni probabilità sono compresi anche 2 italo-israeliani. Hamas, ha poi spiegato in un video Abu Obaida, portavoce delle Brigate al-Qassam, non negozierà sugli ostaggi sotto il fuoco israeliano: “È diventato chiaro che gli ostaggi del nemico sono a rischio tanto quanto il nostro popolo alla luce dell’aggressione contro la Striscia di Gaza”. “Non delibereremo né negozieremo sulla questione degli ostaggi sotto il fuoco, alla luce di un’aggressione o alla luce di una battaglia”. 

Abu Obaida ha aggiunto che le Brigate al-Qassam tengono un gran numero di ostaggi nei luoghi di detenzione e che alcuni sono stati uccisi. Almeno quattro civili sono stati uccisi mentre erano sotto la custodia di Hamas, a pochi passi da dove i militanti armati li stavano scortando vicino al confine di Gaza, come mostrano i video ottenuti e geolocalizzati dalla Cnn. 

Israele era stato avvertito dall’intelligence egiziana che Hamas stava preparando ”qualcosa di grosso”, ma ha ignorato gli avvertimenti. E’ quanto sostiene una fonte dell’intelligence egiziana citata a condizione di anonimato dai media israeliani. Le autorità di Israele, ha aggiunto la fonte, hanno preferito concentrarsi sulla minaccia proveniente dalla Cisgiordania ignorando quella dalla Striscia di Gaza. 

”Li abbiamo avvertiti che stava per esplodere la situazione e anche molto presto. E sarebbe stato grande. Ma hanno sottovalutato questi avvertimenti”, ha detto la fonte. 

L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto alla dichiarazione sulle segnalazioni di avvertimenti provenienti da funzionari egiziani su un’imminente offensiva ricevuti diversi giorni prima dell’attacco di Hamas, affermando che le notizie sono “errate e false”. 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato intanto ieri sera a una riunione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro britannico Rishi Sunak, il presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, dedicata all’esame della grave crisi “apertasi dopo il barbaro attacco di sabato scorso perpetrato da Hamas ai danni dello Stato di Israele”. 

I cinque Capi di Stato e di Governo, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “hanno espresso un fermo sostegno ad Israele e una inequivocabile condanna degli spaventosi atti criminali di Hamas, che hanno causato un terribile numero di vittime innocenti, inclusi bambini, donne ed anziani. Si è quindi discusso delle iniziative politiche più urgenti da intraprendere insieme. La tutela della vita degli ostaggi, a partire dai bambini anche di tenera età, è una priorità assoluta e su di essa si concentreranno gli sforzi diplomatici”.
 

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