(Adnkronos) – Motori di ricerca. Nel giro di poco più di due mesi la chatbot ChatGPT
è divenuta l’applicazione di Internet di più rapido successo da sempre. Quasi cento milioni di utenti hanno iniziato ad usare la chat per avere risposte dirette (e parlate) su ogni tema possibile. Risposte che vengono date sulla base di sofisticate tecnologie di Intelligenza Artificiale (nella sostanza, algoritmi avanzati di apprendimento automatico che generano risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso); ChatGPT è infatti un prodotto della Open AI una azienda non profit all’avanguardia nella ricerca nel settore e in cui, a suo tempo, aveva investito anche Elon Musk (che ora è invece molto più freddo e cauto sugli sviluppi dell’AI). Il 7 febbraio corrente è stata poi annunciata l’integrazione della Chat con Bing il motore di ricerca di Microsoft (da tempo piuttosto marginale nel suo mercato) cosa possibile anche perché l’azienda di Redmont è uno dei grandi finanziatori di Open AI. Insomma, visto il successo clamoroso, molti addetti ai lavori si stanno chiedendo se ChatGPT ucciderà Google. La risposta è: (quasi) certamente no, vista soprattutto la ancora elevata imprecisione nelle risposte della Chat ma è ragionevole ipotizzare che in un futuro di medio periodo le Chat di derivazione AI occuperanno una quota importante del mercato ora saldamente controllato da Big G. Big G che peraltro il prossimo settembre compirà 25 anni, un tempo lunghissimo nel mondo high-tech, e che, infatti, un po’ cominciano a sentirsi soprattutto nel settore dell’innovazione. E’ anche questo, forse, uno dei motivi del successo così forte e repentino di ChatGPT. Anche se chi non è – per qualunque motivo – soddisfatto di Google e al tempo stesso ha timore di sperimentare gli arcani dell’Intelligenza Artificiale, un motore di ricerca alternativo ce l’ha già ed è alla portata di tutti: You Tube dove, a saper cercare, si trova tutto, ma proprio tutto. Provare per credere.
Lebron. Lo scorso 7 febbraio, alla fine del terzo quarto della partita tra i suoi Los Angeles Lakers e gli Oklahoma City Thunders, Lebron James ha segnato il suo 36esimo punto in partita divenendo con 38.388 punti segnati in carriera, il primo realizzatore in assoluto della storia del NBA, la lega professionistica di basket USA, di gran lunga la più importante del mondo. Lebron supera il mito Karim Abdul Jabbar e a 38 anni, essendo ancora integro e dominante, si avvia a stabilire un record incredibile Tra gli addetti ai lavori è apertissimo il dibattito su chi tra lui e Michel Jordan (che in questi giorni ha compiuto 60 anni) sia il più forte cestista di tutti i tempi; quello che è certo è che, dopo il ritiro di Usain Bolt, Lebron è oggi lo sportivo in attività numero uno al mondo in tutti gli sport.
Musica. A lungo atteso da critici e aficionados, esce in questi giorni il quarto album della star colombiana Karol G: “Manana serà bonito” (domani sarà bellissimo). Karol è la front leader della nuova generazione del pop latino che si evolve dalla sonorità regaeton verso un sound più articolato e complesso ma sempre molto ritmato. Uno stile che sta andando fortissimo in tutto il mondo, un po’ meno in Europa dove Karol non è ancora particolarmente nota, ma sicuramente presto lo sarà. (Di Mauro Masi)