(Adnkronos) – “La maggior parte dei pagamenti delle pensioni è localizzata nel continente europeo, dove vi viene corrisposto oltre il 56% del totale delle pensioni pagate fuori dai confini italiani”. A dirlo Pasquale Tridico, presidente Inps, intervenendo al convegno ‘Italia, pensioni e mobilità: storie di partenze e di ritorni’.
“Seguono – sottolinea – l’America settentrionale e l’Oceania, aree dove la percentuale si attesta rispettivamente al 22,8% e al 10,7%. Da un punto di vista tendenziale, a fronte di una sostanziale stabilità del numero del pagamenti di pensioni in Europa, il dato interessante è la forte crescita delle pensioni pagate in America centrale, in Asia e in Africa (rispettivamente +48%, +33% e +26%), determinata soprattutto dal rientro di coloro che, dopo aver lavorato e/o conseguito diritto a pensione in Italia, decidono di tornare nel proprio Paese d’origine”.
“Al contrario – fa notare il presidente Tridico – si segnala il forte decremento dei numero dei pagamenti in America settentrionale, in America meridionale e in Oceania, aree che storicamente sono state tra le destinazioni preferite dagli emigranti italiani nel secolo scorso e che adesso ospitano i pensionati più anziani il cui numero, negli anni, è destinato a ridursi”.
“L’Asia e l’Europa – ribadisce comunque Tridico – sono le aree continentali con la percentuale più elevata di pensioni di vecchiaia”, mentre “Tutte le aree continentali, con la sola esclusione dell’America meridionale, hanno percentuali alte di pensioni di vecchiaia, che superano il 60% rispetto al totale, segno che l’Inps sta pagando soprattutto pensioni di nuova generazione, tranne nel Sud America, dove si pagano principalmente pensioni ai superstiti”. A dirlo Pasquale Tridico, presidente Inps, intervenendo al convegno ‘Italia, pensioni e mobilità: storie di partenze e di ritorni’.