(Adnkronos) – Agenda 2030 e territori, formazione e sviluppo sostenibile dentro e fuori le aziende. Questi i temi al centro dell’evento proposto da Philip Morris Italia ‘Le competenze al centro dello sviluppo sostenibile’ presso la sede di Confindustria Taranto, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso da Asvis.
Secondo Salvatore Toma, presidente Confindustria Taranto, “per portare avanti nel prossimo futuro un processo di sostenibilità, la competenza e la formazione diventano fondamentali”. “Noi dobbiamo formare il capitale umano, quello che darà l’opportunità alle aziende di fare questo sforzo culturale e Confindustria Taranto sta trattando con molta attenzione questo processo che sta avvenendo grazie al lavoro dell’amministrazione comunale, provinciale e della Regione Puglia”, dice. Toma spiega che, per le imprese, “oggi diventare sostenibile significa dare valore aggiunto alla propria società, fare un salto di qualità”.
“Il Comune di Taranto si è dotato di un piano strategico ‘Ecosistema Taranto’ ma ce n’è anche uno della Regione Puglia ‘Taranto Futuro prossimo’ che contiene al suo interno una serie di analisi che hanno un punto di partenza ben chiaro che è anche un punto di arrivo: quello dell’Agenda 2030 dell’Onu. In particolare noi siamo focalizzati sul goal che riguarda le città sostenibili ma in realtà tutti quei goal diventano elemento centrale di un’idea di sviluppo che un territorio deve avere in cui va a consolidarsi l’idea di sviluppo del mondo imprenditoriale”, dice Mattia Giorno, assessore a Lavori pubblici e Mobilità sostenibile del Comune di Taranto. Da qui l’importanza della “formazione dei lavoratori ma direi anche dei clienti” dal momento che “l’economia sostenibile diventa oggi dinamica di sviluppo ma anche fonte ricchezza”. “Non ci può essere un vero elemento di sostenibilità, di circolarità dell’economia, se a questo non è legata la formazione dei soggetti, dei player che fanno parte della trasformazione e della parte esterna che usufruisce di taluni servizi”, aggiunge Giorno.
Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, si dice “convinto che la crescita del nostro territorio” si basi sulla “nostra capacità di attirare e formare competenze che possano farci fare quel salto di qualità: la Puglia ha provato a far parlare alla Regione un linguaggio internazionale non solo per attrarre turisti ma anche imprese che investono sul tema della sostenibilità”.
Importante, dunque, in questo contesto il ruolo della scuola. Per Lucia Scattarelli, presidente Fondazione Its ‘A. Cuccovillo’, “formando in maniera adeguata le competenze che servono, possibilmente in tempo reale, noi aiutiamo le aziende ad andare avanti. Noi costruiamo le competenze che servono, sempre più specifiche, e facciamo formazione con i ragazzi, per le aziende e con le aziende”.
Andrea Guglielmo, Sr. Manager External Affairs di Philip Morris Italia, ripercorre la storia dell’azienda in Italia. “Diversi settori oggi sono in un momento di transizione molto importante, l’energia e la manifattura sostenibile; anche noi ci troviamo in questa transizione la cui parola chiave è competenza”, dice. Guglielmo guarda anche “alle competenze che ci servono domani” perché “se da queste transizioni l’Italia e le sue filiere vogliono uscirne vittoriose e continuare a generare crescita sostenibile, dobbiamo preoccuparci fin da oggi delle competenze dei nostri giovani e portare a bordo anche i lavoratori che sono già dentro i processi di produzione”. Quindi: “Italia, industria e competenza sono parole chiave per noi da molto tempo e quanto mai attuali”. Da queste riflessioni “la scelta di creare un istituto per le competenze manifatturiere con sede fisicamente a Bologna ma che nasce con l’ambizione di toccare tutta l’Italia”.