(Adnkronos) – “Ci hanno rubato un sogno. Assicuro il mio affetto a Luigi, che immagino stia soffrendo, ma non condivido più nulla. Che delusione”. Don Peppino Gambardella è stato il confessore di Luigi Di Maio che si avvia a dare l’addio ai Cinque Stelle. Il sacerdote gli ha inviato un messaggio anche ieri. Si è calato nei suoi panni, anche se non condivide più le sue azioni. “Immagino la sua sofferenza – dice all’Adnkronos il sacerdote di Pomigliano, paese natale del ministro degli Esteri -. Mi ha risposto con un grazie ma non c’è più un grande rapporto”.
Don Gambardella è stato un grillino della prima ora. “Nella vita ci sono anche momenti di grande delusione – osserva – . Io devo guardare indietro e dire che mi sono sbagliato. Mi è stato rubato un sogno. E, come è avvenuto per me, credo lo pensino tanti altri. Sembravano ragazzi puliti, condividevo i loro sogni; i loro primi movimenti sembravano belli. Certamente da condividere”. Il sacerdote pensa al Luigi Di Maio che conosceva: “Vedere Luigi arrivare nel fine settimana col trolley: mi sembrava di vedere l’immagine del nuovo deputato staccato dal potere…”.
La sua riflessione si allarga al movimento, verso la scissione: “Che tradimento, un distacco dal legame con la gente. Ora non mi interessano più”. Don Peppino è umanamente vicino a Di Maio ma non nasconde la sua delusione: “Immagino viva un dramma interiore e gli assicuro il mio affetto come gli ho scritto ma non condivido più”.
Di recente don Peppino e Luigi Di Maio si sono incontrati a Pomigliano: “Luigi era venuto per una ricorrenza dei genitori ed è venuto a messa”. Un incontro fugace però col sacerdote. “Gli espressi il mio parere franco ai tempi delle schifezze inaudite con Salvini. Poi più niente. Siamo arrabbiati, ci hanno rubato un sogno”.