Femminicidio, via libera Senato a commissione inchiesta bicamerale

(Adnkronos) – Con 139 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto, il Senato approva il disegno di legge ‘Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere”. 

“Va salutata con soddisfazione la decisione di passare da una commissione monocamerale a una bicamerale. Dimostra la volontà concorde di concorrere ad affrontare, se non risolvere, per poi eliminare al minimo e debellare completamente il fenomeno”. Così Ignazio La Russa in occasione del voto. 

“Si tratta di un segnale di unità e di coesione istituzionale a lavorare insieme contro ogni forma di odio per offrire a ogni donna e a ogni persona una reale opportunità di riscatto e libertà”, ha proseguito il presidente del Senato chiedendo tra le altre cose all’aula un minuto di silenzio per le vittime e annunciando per domani la sua visita a Fano per rendere omaggio e ricordare una delle recenti vittime di femminicidio. 

“La violenza di genere è un fenomeno criminale complesso, una piaga sociale, una grave violazione dei diritti umani. Sbaglia chi pensa sia questione di donne, è questione di uomini perché tocca agli uomini porre rimedio”, ha proseguito La Russa sottolineando tra le altre cose che “i casi di violenza sono aumentati del 19% l’anno scorso”. 

“Sono onorata di aver partecipato ai lavori per l’istituzione della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, e l’ho fatto sentendo un vivo coinvolgimento in quanto donna, mamma e persona impegnata nelle istituzioni”, ha affermato in una nota la senatrice Domenica Spinelli (Fdi), componente della commissione Affari Istituzionali commentando l’istituzione di una Commissione di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza. 

“La costituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, per la prima volta bicamerale, è per Forza Italia un passaggio necessario e doveroso, al quale aderiamo con profonda convinzione. Siamo pronti a dare il nostro contributo per vincere una guerra che deve essere combattuta su più fronti, a cominciare proprio dall’impegno delle istituzioni. Un impegno che non può e non deve avere appartenenze né colori politici, di fronte al quale non esistono maggioranza e opposizione”, ha detto, intervenendo in Aula, la presidente del gruppo di Forza Italia in Senato, Licia Ronzulli. 

“Perché ancora una commissione parlamentare di inchiesta Perché ancora, nonostante un patrimonio normativo corposo, avanzato, solido e che anche negli ultimi anni abbiamo continuato a integrare, tante, troppe donne sono colpite dalla violenza, che prende molte forme diverse”, ha detto in aula la senatrice del Pd Valeria Valente, relatrice all’istituzione della Bicamerale di inchiesta sul femminicidio. 

“Nel nostro Paese le donne continuano a morire per il semplice fatto di essere donne. Alleanza Verdi e Sinistra vota convintamente a favore dell’istituzione di una commissione d’inchiesta bicamerale che indaghi questo fenomeno”, ha detto in aula la senatrice Ilaria Cucchi, dell’Alleanza Verdi e Sinistra. 

“Il nostro Paese ha fatto enormi passi avanti, quanto meno nel riconoscere il fenomeno del femminicidio e cercare di arginarlo. Con l’introduzione del cosiddetto Codice Rosso, che individuandone correttamente la specificità, attribuisce una corsia preferenziale alle denunce per violenza, le donne denunciano di più. E questo è un ottimo risultato di cui come M5S siamo orgogliosi. Ma l’aumento delle denunce ha anche evidenziato drammaticamente le carenze di un sistema ancora incapace di far sì che la denuncia sia davvero il primo passo verso la salvezza e la libertà. Troppo spesso le donne che denunciano trovano comunque la morte, e questo è un fallimento per tutte e tutti noi. E’ un fallimento dello Stato. L’istituzione della commissione d’inchiesta sul Femminicidio dovrà servire soprattutto a colmare questo gap e far sì che il coraggio della donna che denuncia sia premiato, e non tradito dallo Stato”. Così la vicepresidente del gruppo M5S al Senato Alessandra Maiorino. 

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