(Adnkronos) – Fratelli d’Italia si rinnova e guarda con fiducia alla prossima sfida, quella delle elezioni europee del 2024. E se l’organizzazione della creatura politica di Giorgia Meloni si arricchisce di nuove figure, l’ipotesi di un congresso nel 2024 – ventilata nelle ultime settimane – sembra allontanarsi sempre di più: “Non è un’esigenza, nessuno ha proposto un cambio di linea. Poi, se qualcuno pensa di essere più bravo di Giorgia, si faccia avanti”, dice, intervistato dall’Adnkronos, il responsabile dell’organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli. Al laghetto dell’Eur oggi si è conclusa ‘Fenix’, la kermesse dei giovani meloniani. E Donzelli non ha dubbi: “I ragazzi sono stati bravissimi, ‘Fenix’ è stata una manifestazione perfettamente riuscita, che ha costretto anche il mainstream a raccontare una gioventù diversa da quella che si vuole descrivere. Abbiamo visto oltre mille ragazzi, volontari, discutere di politica senza creare disordine, parlare di ambiente senza imbrattare monumenti. Esiste una meglio gioventù che cercano di non raccontare ma che, di fatto, è la maggioranza nel paese”.
Il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani, “è stato bravissimo a organizzare questo evento assieme ai ragazzi. Hanno dimostrato una capacità organizzativa concreta – osserva Donzelli – oltre alla capacità di stare sui temi. Alla kermesse hanno partecipato sindaci giovanissimi, consiglieri comunali, assessori, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta”. Insomma, dopo la generazione ‘Atreju’ (di cui Donzelli è uno degli esponenti più in vista), “c’è una generazione Fenix che già dimostra di non essere da meno”, assicura.
Intanto prosegue la riorganizzazione del partito. Tra le new entry di peso c’è Arianna Meloni, sorella della premier: come ricordato oggi dal ‘Corriere della Sera’, a lei sarà presto affidata la responsabilità del tesseramento di Fdi. Ma la ‘sorella d’Italia’ potrebbe ottenere anche altre deleghe. Donzelli è stato riconfermato alla guida dell’organizzazione di Fdi e per ora non si sbilancia sulle future nomine: “L’organigramma per ora non è pubblico, a giorni sarà pronto. Le caselle devono essere ancora riempite”.
Nel 2022 il partito di Giorgia Meloni contava oltre 200mila iscritti, che i vertici del partito sono intenzionati a far lievitare nel tempo. “L’obiettivo è crescere sempre di più: andare avanti e non tornare indietro; migliorare (se possibile) la nostra classe dirigente. Non ci diamo target di ‘quantità’, lavoriamo per migliorare la qualità. Siamo un partito molto pesante. Ben vengano nuovi innesti, chiunque si avvicina è gradito. Adesso stiamo lavorando per selezionare la migliore classe dirigente possibile, che può provenire dal movimento dei ragazzi ma anche dalla società civile: professori, ricercatori, dirigenti”, prosegue il fedelissimo della Meloni. Oltre alla base anche la sede del partito di Via della Scrofa è destinata ad allargarsi: “Sono in corso lavori di ristrutturazione. Non è tanto un allargamento – precisa Donzelli – ma una riorganizzazione più moderna ed efficiente degli spazi. Stiamo approfittando dei mesi estivi per rinnovare i locali”.
Il congresso nel 2024? “Per il momento non è un’esigenza, non vedo nessuno che propone una linea politica diversa da quella che stiamo mettendo in atto”, risponde Donzelli. “Quindi, la necessità di un congresso non c’è. Poi vedremo: non mancano mai occasioni di confronto. Nel maggio dell’anno scorso – puntualizza – si è tenuta l’assemblea programmatica a Milano mentre a dicembre c’è stata la festa per i 10 anni di Fdi. A settembre di quest’anno molto probabilmente tornerà Atreju. Il congresso, ripeto, non è tra le nostra priorità. Se dovesse arrivare qualcuno che pensa di essere più bravo di Giorgia, ne discuteremo”.
In vista delle europee del prossimo anno, la famiglia dei Conservatori europei – di cui Fdi fa parte – continua a tessere l’alleanza con i Popolari. All’ultimo Consiglio europeo, però, l’Ungheria di Viktor Orban e la Polonia di Mateusz Morawiecki (alleato di Meloni nei Conservatori) hanno fatto muro contro l’accordo sui migranti. Questo mina le prospettive di un’alleanza “Provo rispetto per chi tenta di difendere i propri interessi nazionali. Il Consiglio europeo è stato un successo perché i leader hanno trovato una condivisione sulla necessità di difendere i confini esterni dell’Europa. E questo, che finora non era stato mai ottenuto, è molto più importante delle redistribuzioni. Comprendiamo le nazioni che tutelano il proprio interesse”, l’opinione di Donzelli.
Dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi sono in molti a temere una dissoluzione di Forza Italia, con ricadute inevitabili anche sulla tenuta della maggioranza. E’ preoccupato? “Se dovessimo stare ai retroscena, non sarebbe nemmeno dovuto nascere il governo. Forza Italia mi sembra stia confermando egregiamente la propria forza e la propria volontà di proseguire col percorso creato da Berlusconi. Se qualcuno sperava in una crisi della maggioranza – rimarca il responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia – rimarrà deluso anche questa volta”.
Donzelli chiude anche all’ipotesi di una ‘campagna acquisti’ da parte di Fdi nelle file azzurre: “Non ci interessano passaggi interni da un partito all’altro della coalizione, ci interessa continuare a governare bene pensando all’interesse dell’Italia. Le divisioni e le invidie le lasciamo tutte nell’altra metà del campo. Il centrodestra ha una compagine che governa serenamente, anche grazie all’amicizia tra i suoi leader”.(di Antonio Atte)