Energia, Passera: ‘Serve operazione di resistenza europea, l’Italia aumenti la produzione’

(Adnkronos) – Serve un mix di azioni per far respirare il sistema imprenditoriale italiano dal caro energia e l’intera Europa deve muoversi unita dimostrando alla Russia di saper resistere. Questa la strada indicata da Corrado Passera, ceo e fondatore di illimity Bank che sulla situazione e sulla strategia da adottare ha idee ben chiare. 

‘Sull’energia -dice all’Adnkronos- abbiamo un problema serio a livello europeo e a livello europeo va affrontato. Dobbiamo aggiustare i meccanismi di definizione dei prezzi, dobbiamo aumentare le fonti di energia, dobbiamo ridurre i consumi e dobbiamo fare una grande operazione di resistenza a livello europeo. Noi -sottolinea- dobbiamo dimostrare alla Russia che l’Europa può resistere, può resistere a lungo, è unita e solo se dimostreremo questo potremmo arrivare a una pace duratura e alla fine della crisi”. 

Secondo Passera si deve intervenire sulla ”commistione sbagliata tra il prezzo del gas e il prezzo dell’elettricità. Una commistione che viene esasperata dai meccanismi marginali che presiedono al funzionamento delle due Borse di Amsterdam e Lipsia”. Di conseguenza questo ”è un meccanismo da aggiustare, dipende soltanto da noi e si può fare”. Poi è ovvio che in termini di consumo ”dovremmo arrivare a dei risparmi o addirittura dei razionamenti per un certo periodo”. Quanto al tema delle altre fonti ”mi ritorna in mente come affrontammo questo tema nel 2012: si avviò il Tap, e oggi si potrebbe raddoppiare l’attuale portata di 8-10 miliardi di metri cubi; si alzò il limite delle estrazioni dai giacimenti italiani da 8 a 14 miliardi di metri cubi e purtroppo ne frattempo le estrazioni invece di aumentare, sono diminuite; si avviò la predisposizione di due rigassificatori a Porto Empedocle e a Gioia Tauro per un totale di 20 miliardi di metri cubi, progetti non realizzati e si liberalizzò lo storage per aumentare le capienze. Molti degli interventi necessari avranno comunque tempi medio lunghi per essere realizzati. Nel frattempo, bisogna aiutare le famiglie e le imprese più in difficoltà. Può darsi che i singoli Paesi non siano in grado di resistere con proprie risorse e dobbiamo prendere spunto da quanto siamo riusciti a fare durante il Covid con il Next Generation Europe”. 

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